Bissone

Bissone, il nido dà fastidio, lo distruggono assieme alla covata

Mamma rondine e i piccoli, sotto i portici di Bissone, erano sotto osservazione dagli ornitologi. Pronta reazione di Ficedula, che ha sporto denuncia.

24 giugno 2019
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In un sol colpo mani (per ora) sconosciute hanno distrutto nido e covata. Il giorno prima una rondine – anzi una ‘Hirundo rustica’ – era intenta alle sue mansioni materne e il giorno dopo più nulla. Con tutta probabilità con il favore della notte ignoti hanno effettuato un’incursione sotto i portici di Bissone e cancellato ogni presenza dei suoi temporanei inquilini. Un colpo al cuore per Ficedula, l’Associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana, che giovedì scorso ha deciso di sporgere denuncia (contro ignoti, appunto) alle autorità. Un atto dovuto, forti anche della Legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici.

La normativa all’articolo 17 prevede, peraltro, sanzioni severe – anche con una pena detentiva sino a un anno – nei confronti di chi prende come bersaglio specie protette. Incluso colui che “toglie dai nidi uova o piccoli di specie protette o disturba uccelli che covano”. Del resto, ci fanno notare da Ficedula, il legislatore intendeva proprio mettere fine a certe pratiche, ormai consolidate nel tempo.

La presenza delle rondini, d’altro canto, è preziosa pure in Ticino. Non a caso la stessa Ficedula, in collaborazione con l’Ufficio della natura e del paesaggio, ha lanciato un progetto che coinvolge la cittadinanza: allestire un inventario cantonale del Balestruccio.

Tornando al fattaccio, l’Associazione era a conoscenza della presenza di quel nido a Bissone. E proprio per questo, grazie a un ornitologo, stava tenendo sotto osservazione la situazione. Quella presenza era diventata familiare anche ad alcuni cittadini, i quali, scoperto il vandalismo, hanno avvertito, a loro volta, i responsabili di Ficedula. Non sorprende, quindi, che il fatto abbia moltiplicato i commenti pure sulle reti sociali. Tante le reazioni al post dell’Associazione su facebook, altrettantele condanne nei confronti di chi ha distrutto il nido sotto i portici. Adesso si confida nel lavoro delle autorità per scoprire il colpevole.

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