Luganese

'The Times' invita gli scozzesi a invadere Campione

Sarcastico Dick MacIntyre, l'editorialista del settimanale anglosassone, che suggerisce la conquista dell'enclave per rimanere nell'Ue

(Ti-Press)
20 giugno 2019
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A suggerire agli scozzesi che sono pronti a separarsi dal Regno Unito per via della Brexit di invadere Campione d'Italia è stato ''The Times'' settimanale anglosassone. Lo ha fatto dissertando di Brexit. ''Quando i cittadini della Gran Bretagna sono stati chiamati a esprimersi sulla Brexit votando sì o no gli abitanti della Scozia hanno votato in massa per rimanere nell’Ue – scrive in un editoriale Dick MacIntyre – Sfortunatamente per queste orgogliose persone la Gran Bretagna ha deciso di uscire dell’Ue. Ma non tutto è perduto per questi highlander visto che l’Italia offre loro l’opportunità di mantenere un piede nel mezzo dell’Europa. C’è una bella e graziosa città italiana che si trova nel cuore della Svizzera e per questo è chiamata exclave, il suo nome è Campione d’Italia, ma la considerazione del governo italiano per questo luogo è praticamente pari a zero''.

Il giornalista inglese dimostra di conoscere molto bene i problemi dellì'enclave. Infatti, allineandosi al pensiero dei campionesi, scrive che ''nell’ultimo anno il Governo italiano ha abbandonato la popolazione e il Comune senza finanziare le normali attività istituzionali''. Per l'editorialista del autorevole quotidiano britannico la soluzione potrebbe essere uno sbarco delle truppe scozzesi sul lago di Lugano. ''È arrivato il momento di conquistare questo piccolo Comune e cambiare il suo nome in Campione di Scozia – conclude – È possibile compiere questo piccolo golpe senza vittime e in una notte sola agendo di notte e bloccando i carabinieri''.

Ovviamente si tratta di una soluzione paradossale che però in riva al Ceresio non è passata inosservata, anche se in questi ultimi giorni da Roma è arrivato un primo segnale positivo con lo stanziamento straordinario di 5 milioni di euro all'anno a favore del Comune destinati a pagare i debiti. Uno stanziamento che continuerà negli anni, per cui al commissario Giorgio Zanzi sarà possibile approntare un piano di rientro dei debiti che, considerato che i dipendenti comunali dal marzo dello scorso anno non ricevono lo stipendio, si aggirano attorno ai 25 milioni di euro, di cui 4/5 milioni con privati e pubblici ticinesi.

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