Luganese

‘Sport Is Life’: medaglia di solidarietà

L’ex Sport Invalidi Lugano ha festeggiato il suo 50° di esistenza in occasione della Giornata sportiva cantonale

(Ti-Press)
27 maggio 2019
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Unite da un senso di amicizia che va oltre quello riscontrabile normalmente nelle manifestazioni sportive, quasi 170 persone tra concorrenti e monitori, sabato hanno partecipato al Convegno cantonale organizzato da Sport Is Life (Sil), in occasione della Giornata sportiva cantonale, che si è svolta alla Scuola professionale artigianale industriale a Trevano.

Sono state diverse le competizioni – dal basket, al lancio del giavellotto (anche se in una versione meno pericolosa), al salto in lungo, alla corsa e molte altre – che hanno visto succedersi nelle varie postazioni i tanti presenti alla giornata, provenienti dalle sezioni di Lugano, Biasca, Mendrisio, Locarno e Bellinzona. «Sport Is Life è la ex Sport Invalidi Lugano, l’associazione che quest’anno festeggia i 50 anni di esistenza» – spiega Renato Bernasconi, presidente della Sil, da noi avvicinato a Trevano. Dal mese di marzo, da dopo l’insediamento del nuovo presidente, la società ha infatti deciso di cambiare nome. «Abbiamo voluto rendere un po’ più briosa e forse attuale la denominazione, togliendo parole come disabile, invalido o portatore di handicap, passando appunto al nome Sport è vita. Ci occupiamo di adulti e ragazzi che praticano sport in tante diverse discipline. Attualmente abbiamo circa 80 iscritti e una sessantina di monitori. Ci sono ragazzi iscritti da tantissimo tempo, alcuni di loro iniziativa, oppure dei genitori, altri arrivano da noi anche attraverso le scuole speciali, le associazioni, oppure i foyer». «Nel basket – prosegue Bernasconi – partecipiamo al campionato svizzero di categoria e siamo anche campioni svizzeri di Serie C. Sotto il cappello della Special Olympics, due mesi fa abbiamo partecipato ai Campionati mondiali di Abu Dhabi, tornando in Svizzera con due medaglie d’oro nelle gare di bocce”.

Sport Invalidi Lugano cambia nome

Abbiamo chiesto alla signora Montse, madre di una ragazza che ha partecipato alla giornata di Trevano, cosa significano per un genitore giornate come questa: «Come genitore, ma anche come volontaria, penso che queste giornate diano la possibilità ai tanti ragazzi del cantone di incontrarsi, per fare sport, ma anche per stringere nuove amicizie, per sorridere, per divertirsi insomma. C’è una sana competizione, ma soprattutto tanta solidarietà. I ragazzi si sostengono a vicenda e sono felici quando qualcuno vince una gara». Una felicità che ci conferma Sara, la figlia di Montse: «Sono contenta di essere qui oggi. Con il mio gruppo di Locarno abbiamo partecipato a tante gare e abbiamo anche vinto spesso. A me è piaciuto tanto il basket e il lancio del giavellotto. Ho già partecipato altre volte a queste giornate sportive e mi sono sempre divertita tantissimo».

Una manifestazione dedicata all’amicizia e al divertimento quindi, ma senza dimenticare il tifo e la competizione, perché i concorrenti, gli atleti dovremmo dire, di tutte le età e con diverse disabilità, naturalmente hanno gareggiato anche per vincere. Anche se poi in realtà non c’è stato alcun vincitore, non è stata assegnata nessuna coppa. Ma ogni partecipante alla giornata sportiva è tornato a casa con il suo attestato di partecipazione e un mondo di ricordi e di nuove amicizie, da rinsaldare il prossimo anno, con la prossima edizione della manifestazione.

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