Luganese

Lugano, il festival di permacultura a Molino Nuovo

'Il Ticino che cambia' al Centro professionale sociosanitario. Coinvolta la scuola elementare della Gerra. E la Città concede un orto collettivo.

11 maggio 2019
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Creare reti sociali e stimolare tutte quelle azioni virtuose di persone, famiglie, gruppi e associazioni del Luganese (e non solo) per consolidare le molteplici visioni di un presente sostenibile. È questo l’obiettivo principale della quinta edizione del festival di permacultura, transizione e sostenibilità che si svolgerà dal 17 al 19 maggio al Centro professionale sociosanitario (Cps) di via Ronchetto 14 a Molino Nuovo. Un festival che ha sposato l’idea della scuola al centro del villaggio promossa dalla Scuola professionale artigianale industriale (Spai) di Locarno, come luogo di socializzazione e di aggregazione, in grado di allacciare e mantenere relazioni con il quartiere.

L’idea di organizzare la manifestazione nasce in seno al gruppo regionale di permacultura e nelle tre giorni di attività sono stati coinvolti anche l’accademia di Permacultura e il Comitato genitori della scuola elementare della Gerra, senza dimenticare la collaborazione con il centro di produzione Rec e l’omonima associazione, con sede a Lugano, che produce e coproduce documentari, cortometraggi e lungometraggi. La Città non è rimasta insensibile e ha messo a disposizione un terreno in via Torricelli che diventerà un orto collettivo e verrà coltivato dal Comitato genitori della scuola della Gerra, tramite l’impegno e l’esperienza di Giancarlo Cappello.

Questo è il (primo) frutto tangibile dell’evento. Però, la permacultura non interessa solo l’agricoltura, come 50 anni fa. Il concetto si è evoluto perché nel frattempo è emersa (e si sta diffondendo) l’idea che tutta la società e la cultura su cui poggia, debba cambiare affinché questa “permanenza” possa esistere senza distruggere l’ambiente in cui vive e si sviluppa. E si lega alla resilienza, ossia, in estrema sintesi, quella capacità di adattarsi e far fronte al cambiamento e a minacce di vario tipo.

Le sfide: ambiente e dipendenza dai combustibili fossili

Un concetto che quindi ora si basa sulla pianificazione e tocca ogni azione umana con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impiego di risorse, materiali ed energie. Con quali effetti? L’abbattimento di consumi idrici ed energetici. «Una scelta che oggi, in tempi di mutamenti climatici, diventa quasi obbligata», ci spiega Daniele Lüthi, uno dei promotori del festival. Un festival il cui nome “Il Ticino che cambia” vuole richiamare il fenomeno Transition Town, movimento fondato in Irlanda a Kinsale e in Inghilterra a Totnes dall’ambientalista Rob Hopkins fra il 2005 e il 2006, con l’obiettivo di prepararsi ad affrontare la doppia sfida costituita dal riscaldamento globale e dal picco del petrolio.

Obiettivo peraltro in sintonia con le proteste partite da Greta Thunberg, studentessa svedese di 16 anni, che ha coinvolto i ragazzi di mezza Europa (Svizzera e Ticino compresi). Ragazzi in piazza che puntano il dito contro la politica rea di ritardare una svolta ecologica impellente ai loro occhi. Ma come possiamo definire la permacultura? Il sito del gruppo regionale parla di “un nuovo paradigma nato dalla necessità di coniugare il profondo rispetto dell’ambiente con i bisogni umani. Include tecniche colturali, relazioni umane e tutte le azioni che rispondono alla necessità di trovare soluzioni urgenti all’emergenza ambientale e alla dannosa dipendenza energetica dai combustibili fossili”.

L’intento dei promotori del festival per quest’anno, è quello di (ri)partire da Molino Nuovo per diffondere l’idea che un cambiamento sia necessario. Un cambiamento che passa attraverso la presa di coscienza di ogni singola persona chiamata a riprogettare la propria vita per renderla più sostenibile, più equilibrata e quindi anche più felice. Come? Con la pratica di comportamenti più virtuosi e rispettosi della natura in cui viviamo. 

Il festival si aprirà venerdì 17 maggio alle 18 e alle 18.30 ci sarà la conferenza su “Alimentazione: salute e sostenibilità” di Renata Alleva. Su www.cpslugano.ch/festival-permacultura-2019 si trova il programma completo.

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