Luganese

Amicizie sbagliate e consumo di alcol e droga: quattro giovani a processo

Due uomini rapinati, svariati furti in case private ed esercizi pubblici, diversi reati minori che vanno dal danneggiamento all’infrazione della Legge federale sugli stupefacenti.

4 aprile 2019
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Due uomini rapinati, svariati furti in case private ed esercizi pubblici, diversi reati minori che vanno dal danneggiamento all’infrazione della Legge federale sugli stupefacenti. È un atto d’accusa corposo quello stilato dal procuratore pubblico Nicola Respini. Tanti i capi a carico di quattro giovani residenti nel Luganese, nel processo in corso alle Assise correzionali di Lugano. I quattro – tre 18enni e un 22enne –, dopo un’inchiesta caratterizzata da versioni spesso contrastanti, stanno restituendo alla giudice Manuela Frequin Taminelli quattro racconti piuttosto lineari in aula, ammettendo di fatto quanto compiuto. All’origine dei reati, un’adolescenza caratterizzata da amicizie sbagliate, consumo di alcol e droga, assenza di punti di riferimento. Anni tormentati sfociati in decine di decreti firmati dalla Magistratura dei minorenni e infine dall’incarcerazione, arrivata lo scorso autunno.


Una prima volta a settembre: dopo aver commesso svariati furti - «per prendere alcol e soldi» - in negozi e ristoranti, per un totale di circa 8’000 franchi. Pochi giorni di prigione, che non sono serviti ai giovani per mettere la testa a posto. Una volta usciti, il passo fatale in più: a novembre l’improvvisata banda ha rapinato dapprima un uomo che forniva la droga e successivamente un amico con problemi cognitivi. Il colpo ai danni dello spacciatore è stato ben pianificato dai quattro, con tanto di spray al pepe e passamontagna. Ancor più grave, dalle dichiarazioni rilasciate, sembrerebbe l’attacco all’amico. La vittima sarebbe stata aggredita infatti tre volte la stessa sera, in un vortice di violenza sempre crescente. A fine serata, dopo calci e pugni, l’amico sarebbe stato derubato di quasi 5’000 franchi, finendo anche all’ospedale per diverse contusioni.
Gli imputati si dichiarano pentiti, spetterà alle arringhe dei loro avvocati e alla requisitoria del pp capire meglio i contorni di un autunno vissuto all’insegna dell’illecito.

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