Luganese

Morte a Novaggio, è escluso l'intervento di terzi

Gli ulteriori accertamenti per capire le circostanze della morte della 62enne, il cui cadavere è stato rinvenuto il 25 gennaio, portano alla medesima conclusione

Una fotografia dei rilievi dopo il ritrovo del cadavere della donna di 62 anni (©Ti-Press)
5 marzo 2019
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Ulteriori accertamenti e identica conclusione.
In relazione al rinvenimento del cadavere di una 62enne cittadina italiana residente a Novaggio, avvenuto venerdì 25 gennaio, nella sua abitazione, nel piano lavanderia, sono stati svolti in queste settimane numerosi ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti finalizzati a stabilire le circostanze della morte. L’esito delle indagini? Dalle verifiche non sono sino ad ora emerse evidenze relative all’intervento di terze persone. È quanto si apprende da fonti ufficiali investigative.

Formalmente l’inchiesta penale, avviata come da prassi in queste circostanze, rimane ancora aperta. Ma, come detto, tutte le ulteriori verifiche esperite sul luogo della morte portano tutte alle stesse conclusioni, vale a dire che il motivo del decesso è unicamente riconducibile a un drammatico gesto estremo della stessa vittima. Un caso di suicidio. La notizia della morte della donna, avvenuta nella tarda mattina del 25 gennaio scorso, sin dalle prime ore aveva impegnato gli uomini della Polizia scientifica. Le indagini erano inizialmente orientate a fugare sia l’ipotesi dell’intervento di terze persone sia del gesto autoinferto, ipotesi, questa che ha sempre più trovato conferme. L’inchiesta, coordinata dal pp Claudio Luraschi, si è svolta in modo approfondito e a tutto raggio. Oltre all’autopsia disposta sulla salma, gli agenti hanno perlustrato l’intera villetta abitata dalla donna e dal marito, sia all’interno sia all’esterno, e tutti i rilievi effettuati hanno escluso un caso di omicidio.

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