Luganese

Pasticcio elettorale a Lugano: schede al quartiere sbagliato

A Davesco-Soragno è stato consegnato il materiale per eleggere le giudici di pace supplenti di Lugano Est, ma appartiene a un altro circolo. Ci sarà un audit.

Foto Ti-Press
8 febbraio 2019
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Un pasticcio amministrativo, fortunatamente senza conseguenze. Janine Bianchetti o Isabella Steiger Felder: una di loro dopodomani diventerà la nuova giudice di pace supplente di Lugano Est. A eleggerla non saranno i cittadini di Davesco-Soragno. Il rione appartiene infatti a un altro circolo: Lugano Nord. Tuttavia, gli elettori del quartiere hanno ricevuto il materiale di voto per esprimersi. Ad ammettere l’errore è la stessa Città, in una lettera indirizzata agli aventi diritto di voto interessati dall’inghippo, datata 5 febbraio.


Il sistema informatico scarterà i voti del quartiere

All’origine del guazzabuglio, c’è «una ditta esterna che si occupa del sistema di registrazione degli abitanti iscritti al catalogo elettorale – spiega alla ‘Regione’ il sindaco Marco Borradori –, che ha fatto un errore e l’ha ammesso». Sebbene diversi cittadini si siano accorti del disguido – e proprio da uno di questi è arrivata la segnalazione in cancelleria –, alcuni potrebbero non averlo fatto e le schede di voto sono state consegnate ormai già da tempo per chi desiderasse esprimersi per posta. “Al riguardo – si legge sulla lettera municipale – precisiamo che nel caso un elettore del quartiere di avesse già votato per corrispondenza, il suo voto (non essendo ancora stato elaborato) verrà sistematicamente scartato in fase di registrazione delle carte di legittimazione. L’impostazione del programma informatico non permette infatti di registrare, per questi cittadini, il voto relativo al giudice di pace supplente. Pertanto l’errato invio del materiale di voto non compromette in alcun modo la sicurezza e l’esito della citata elezione. Gli altri temi in votazione (di materia federale e cantonale) non saranno assolutamente influenzati”.


Responsabile una ditta esterna, disposto un audit interno


Nessuna ipotetica irregolarità nel risultato finale. Ma qualche interrogativo rimane. «Appena l’abbiamo saputo – puntualizza il sindaco –, è stata contattata l’azienda responsabile, chiedendo loro di modificare il programma per non conteggiare i voti di Davesco-Soragno. È stato poi incaricato l’audit interno di far luce su quanto successo. Non si può far affidamento solo su qualcuno di esterno, dovrebbe essersene accorto anche qualcuno internamente. Desidero capire di chi è la responsabilità. Sono coinvolti diversi uffici, fra cui il Controllo abitanti della Polizia e il Servizio votazioni». Ulteriori chiarimenti sono attesi quindi nelle prossime settimane.

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