Luganese

Chiesto lo stralcio dal catalogo elettorale del sindaco di Cademario

Fabio De Bernardis scrive ai cittadini una lunga lettera e respinge al mittente (i colleghi di Municipio) critiche e illazioni.

7 febbraio 2019
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Una lettera fitta, scritta in una pagina e rivolta quale ‘informazione’ alla popolazione. L’ha scritta con piglio deciso e non proprio diplomatico il sindaco di Cademario, Fabio De Bernardis, tanto che nelle ultime righe sembra ventilare ipotesi di non ricandidatura nelle prossime elezioni comunali o di volontà di venir affiancato da altri profili: “Francamente di fronte a tutto ciò è opportuno nell’interesse della collettività modificare questo modo di agire e necessariamente dare spazio a nuove persone che hanno veramente a cuore il bene del nostro Comune”. Ma a cosa fa riferimento il sindaco? Alla revoca del Municipio, in quello che lui chiama ‘l’atto secondo’. “Nella votazione tacita che ho proposto – scrive ai cittadini De Bernardis – ho chiesto al Plr di rinunciare a un suo candidato a favaore di un rappresentante indipendente nella figura di Michele Müller, nella speranza che di fronte a sempre più grandi difficoltà economiche, lo spirito collegiale potesse prevalere”. Un lavoro, attraverso i tanti messaggi bocciati, – è l’opinione del capo dell’Esecutivo – contrastato dal Consiglio comunale che lo ha portato anche a fare appello agli Enti locali: “Ho chiesto il loro intervento – si è giustificato – non per attaccare colleghi ma per dimostrare che le affermazioni non erano vere”. Come la sua presenza nelle sedute, “in linea con la maggior parte dei colleghi, tranne qualcuno che mi vuole criticare e ne ha accumulate il triplo!”.
Bordate non sono mancate neppure nella direzione del vicesindaco: “In lui ho riposto la mia fiducia durante la mi a assenza, ma ad oggi non ha ancora capito il suo ruolo. Il dramma è che in questo Esecutivo vi è una carenza assoluta di progettualità a tutti i livelli...”. Il fatto poi di soggiornare a Massagno, secondo De Bernardis, tocca esclusivamente l’aspetto familiare: “Questo non vuol dire dimenticarsi del proprio Comune”. Poi la notizia: “Vi informo che il primo febbraio ho ricevuto un ricorso al Consiglio di Stato di Ottavia De Bernardis, mia cugina..., che chiede di stralciarmi dal catalogo elettorale. Sono accusato di sperperare denaro pubblico, non è certamente così. Forse chi punta il dito dovrebbe farsi un esame di coscienza e dire dov’era, vista la responsabilità del Dicastero delle finanze... I miei cari colleghi, in un’occasione in cui ero assente, si sono raddoppiati le indennità. Questo per farvi capire la tristezza della situazione”.

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