Luganese

‘Il mio casellario è immacolato’

Xenia Peran, candidata per governo e parlamento per Lega Verde, ricorre contro la pena di 20 mesi sospesi

2 febbraio 2019
|

«Ricorrerò al Tribunale federale. E anche a Strasburgo, dove pendono già altri ricorsi». All’indomani della sentenza della Corte di appello e revisione penale, che giovedì ha pronunciato nei suoi confronti una condanna a 20 mesi di detenzione sospesi con la condizionale per un periodo di prova di due anni, l’avvocatessa luganese Xenia Peran esprime la propria amarezza (per non dire di peggio) contro il verdetto dei giudici di secondo grado. «Comunque io vado avanti. Non mi aspettavo nulla da questa Corte...» – dichiara a ‘laRegione’–.

La legale è stata riconosciuta colpevole di appropriazione indebita ai danni di un suo cliente e per tentata estorsione nei confronti dell’ex patron del Napoli Calcio, Corrado Ferlaino, inoltre è stata condannata a una pena pecuniaria unica non sospesa per dei reati contro l’onore, riconosciuti solo parzialmente dalla Corte di appello. Ora interrogativi sorgono sul piano politico. La domanda è se la duplice candidatura dell’avvocatessa Xenia Peran per l’elezione al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio per la lista Lega Verde, fondata da Werner Nussbaumer (altro esponente confrontato con problemi con la giustizia), sarà ritenuta valida dalla cancelleria dello Stato alla luce della condanna pronunciata nei suoi confronti e – ben inteso – non ancora cresciuta in giudicato e contro la quale la legale si oppone fermamente e intende ricorrere fino all’ultimo grado di giudizio possibile, la Corte europea dei diritti dell’uomo. La diretta interessata assicura: «Il mio casellario giudiziale è immacolato. Può controllarlo in cancelleria... Crede che mi sarei candidata se non avessi il casellario giudiziale pulito?».

Lunedì il vaglio delle candidature

Sul tema della compatibilità vs incompatibilità delle cariche politiche in urto con il codice penale abbiamo interpellato il cancelliere di Stato, Arnoldo Coduri. In queste ore è in corso la verifica di liste, proponenti e candidati e dei casellari giudiziali di tutti i pretendenti alla stanza dei bottoni. Entro lunedì, 4 febbraio, alle 18 la cancelleria comunicherà l’esito dei controlli. L’articolo 10a recita: «È ineleggibile il cittadino condannato alla pena detentiva o alla pena pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Per l’accertamento della ineleggibilità fanno stato le condanne che figurano all’estratto del casellario giudiziale ai sensi dell’articolo 371. Il Consiglio di Stato decide sull’ineleggibilità al momento del deposito delle candidature». Dichiara Coduri: «Come per tutti i candidati – 53 i pretendenti a una delle cinque poltrone del governo e 757 i nomi in corsa per il Gran Consiglio per le elezioni del 7 aprile, ndr. – verificheremo anche per lei il casellario giudiziale e valuteremo pure la sentenza della Corte di appello. Una condanna non è motivo di esclusione di principio perché c’è ancora possibilità di ricorso e pertanto la pena non è cresciuta in giudicato». La lista completa dei candidati ammessi sarà pubblicata sul Foglio ufficiale di venerdì 8 febbraio. Intanto, il tema concerne anche il dottor Werner Nussbaumer, in corsa per il Consiglio di Stato: il medico è stato condannato in via definitiva il 3 luglio 2007 per aver prescritto a suoi pazienti medicamenti a base di canapa. Un reato del quale dovrà rispondere nuovamente il 26 febbraio (dopo la sospensione di ottobre) in Pretura penale. In questo stesso processo è pure accusato di maltrattamento di animali nella sua tenuta di Gravesano. Ma l’interessato respinge ogni accusa.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE