Luganese

La fuga quasi perfetta del bancario

Passaporto falso e viaggio in taxi. Simpatie naziste e due candidature con la Lega

Ti-press
13 gennaio 2019
|

L'edizione di oggi del 'Caffé della domenica' ha pubblicato alcuni risvolti inediti riguardanti il bancario del Mendrisiotto, fuggito nei Caraibi dopo aver sottratto 15 milioni di franchi alla banca Raiffeisen di Lugano, presso cui lavorava da nove anni. Una latitanza, ricordiamo, di brevissima durata dal momento che, vistosi scoperto, si è costituito presso l'ambasciata svizzera in Costa Rica. Per cominciare le modalità di fuga: con un passaporto falso, e poi in taxi, per far perdere le sue tracce, alla volta di Francoforte dove si è imbarcato sull'areeo. Il piano di sparire, per poi recuperare i soldi trasferiti per via telematica, è fallito grazie a un cliente che alla vigilia di Natale ha notato l'ammanco sul proprio conto.

Il settimanale evidenzia poi un aspetto riguardante la personalità del 31enne, che si evince dal suo profilo Facebook. Musica metal ma anche le foto di Aldolf Hitler e neonazisti che lasciano immaginare chiare simpatie politiche verso quella direzione. Il bancario ha peraltro tentato di entrare nella politica attiva: risulta infatti che si sia candidato a due riprese, prima a Mendrisio, poi a Stabio, alle elezioni del Consiglio comunale nelle liste della Lega dei ticinesi, senza riuscire ad essere eletto.

I fatti sono stati ammessi dal diretto interessato, già interrogato dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE