Luganese

Campione, all'orizzonte 18 milioni da Roma

La somma, si augura il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, dovrebbe arrivare grazie alla Legge di bilancio per il 2019

Ti-Press
17 dicembre 2018
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In questi giorni pieni speranze, di incertezze e di bocconi amari che nessuno a Campione d'Italia pensava di dover ingoiare, anche se nel corso degli anni, dal 2008, i campanelli d'allarme non sono mancati, l'attenzione si concentra su Roma. Solo coloro che sono al governo dispongono degli strumenti in grado di dare stabilità al ''sistema Campione'' che comunque non sarà più come è stato in passato. E allora può essere utile fare il punto dello stato dell'arte.

Il comune è schiacciato sotto il peso di una montagna di debiti che quest'anno sono cresciuti di oltre 18 milioni di franchi e si aggiungono ai 22 milioni di franchi del 2017. Un buco dovuto al mancato trasferimento di risorse da parte del Casinò. Considerato che un comune non può fallire in quanto debbono essere garantiti ai cittadini alcuni servizi essenziali, come il diritto all'insegnamento, la sicurezza e la raccolta dei rifiuti all'ente locale rimane una sola possibilità: rivolgersi allo Stato.

Una prima mano potrebbe arrivare con la legge di bilancio 2019: si parla di finanziamenti ad hoc per Roma e per l'enclave, per coprire il buco di quest'anno. ''Me lo auguro'' afferma il commissario prefettizio Giorgio Zanzi che ha informato il ministero dell'Interno della situazione in cui si trova. Somma importante, ma insufficiente per pagare tutti i debiti, a cominciare dagli stipendi dei cento dipendenti del comune senza paga da oltre dieci mesi. Se si aggiunge il 50 % della tredicesima 2017 e la tredicesima di quest'anno i debiti nei confronti dei comunali si aggirano attorno ai 18 milioni di franchi.

Quale via d'uscita? Una prima strada da percorrere è l'alienazione di immobili. Ma soprattutto chiedere di poter accedere al fondo statale speciale per i comuni in dissesto finanziario, gestito dal Ministero dell'Interno. Un passaggio che spetta al commissario straordinario di liquidazione Angela Pagano. Il fabbisogno non è ancora possibile quantificarlo, ma siamo nell'ordine di alcune decine di milioni di euro. A finanziare l'intervento sarebbe la Cassa depositi e prestito, con un mutuo trentennale rimborsato dal Ministero dell'Interno.

L'altro aspetto su cui si concentra l'attenzione sono le tappe per arrivare alla riapertura del Casinò la cui chiusura di fine luglio ha significato mancati incassi per 28 milioni di euro in parte finiti a Lugano e a Mendrisio. Il decreto fiscale 2019 prevede che, entro metà gennaio, Roma nomini il commissario speciale per individuare la società a cui assegnare la gestione della casa da gioco. La nomina potrebbe arrivare prima della fine dell'anno.

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