Luganese

Via Industria, Quadri: 'Sarebbe sensato comprare'

Il municipale apre all'ipotesi di Beltraminelli di coinvolgere l'ente pubblico nell'amministrazione dello stabile: 'Bonificare e poi affittare a basso costo'

Ti-Press
7 novembre 2018
|

Via Industria in mani pubbliche. All’ipotesi lanciata due giorni fa in Gran Consiglio dal consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, fa eco da Palazzo Civico Lorenzo Quadri. «Non metterei il veto: se non arrivano i privati, dovrà farlo l’ente pubblico. Se ci fossero una proprietà e un’amministrazione più attente ai propri compiti ci sarebbe solo da guadagnarci. Sarebbe più sensato comprare, bonificare e mettere a disposizione appartamenti a basso costo ma in un ambiente non degradato, piuttosto che andare a crearli dal nulla chiudendo gli occhi di fronte a situazioni già esistenti».

Il riferimento del municipale leghista è all’ente – ancora sulla carta, ma approvato dal Consiglio comunale – che dovrebbe amministrare gli alloggi a pigione moderata. A tal proposito, il Municipio non ha ancora presentato una proposta, ma Quadri mette le mani avanti: «Mi risulta che in tempi relativamente brevi scadranno i sussidi federali a centinaia di appartamenti, che non saranno più a pigione moderata e c’è chi pensa di risolvere il problema creando alcune decine di abitazioni su sedimi in gran parte ancora da identificare. Sul tema c’è voglia di alcune forze politiche di mettersi in mostra, ma il problema non si scioglie con quel tipo di iniziative. La costituzione dell’ente è già stata decisa dal Consiglio comunale – valuta il capodicastero Socialità –, ma questo non deve necessariamente costruire, può anche acquistare qualcosa di esistente. È una pista che va approfondita».

Un possibile acquisto pubblico del palazzone – dove a settembre è emerso un clamoroso caso di degrado: una famiglia e svariati cani clandestini stipati in un appartamento pieno di spazzatura – all’orizzonte, quindi? «È azzardato pensare che durante l’incontro con i proprietari attuali (la Swiss Finance & Property Ag, ndr) ci possa essere già una proposta d’acquisto». E a quasi due mesi dai fatti, Città e proprietà non si sono ancora incontrate. «Non ci hanno ancora risposto. Forse è il caso di sollecitarli, mi pare che stiano facendo melina e non se lo possono permettere». E mentre l’appartamento-discarica non è ancora stato sgomberato dei mobili degli inquilini, riguardo alla decisione – sottolineata da Beltraminelli – dei proprietari di cambiare l’amministrazione (la Privera Sa, ndr), Quadri taglia corto: «Non abbiamo nessuna informazione ufficiale in merito».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE