Luganese

Nessuna prova, assolto da traffico di eroina

La pp Chiara Borelli ha chiesto una pena di 4 anni nei confronti di un 62enne albanese. Ora lo Stato dovrà risarcirlo per indebita carcerazione

(Ti Press)
12 ottobre 2018
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Alla fine di luglio era andato a trovare il figlio in carcere, finendo per restare lui stesso... alloggiato alla Stampa, accusato di un grosso traffico di eroina. Oggi però e stato il giorno della liberazione per un 62enne albanese residente a Matera. Le Assise Criminali di Lugano lo hanno prosciolto dall'accusa di infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti, per cui la pubblica accusa aveva chiesto una pena di 4 anni. Al centro della vicenda dieci chili di 'ero' portati da Milano a San Gallo fra il marzo e il giugno dell'anno scorso. Tre viaggi: due effettivamente compiuti in compagnia del figlio (condannato in gennaio a 5 anni di carcere) il terzo no. Il 62enne fino all'ultimo si è professato innocente, sostenendo di non essere al corrente del fatto che in macchina vi fosse della droga occultata. Il suo legale, l'avvocato Sabrina Aldi ne ha perciò chiesto l'assoluzione. La Corte, presieduta dal giudice Marco Villa, per finire ha ravvisato la mancanza di prove certe a carico del 62enne, non accogliendo l'atto d'accusa del procuratore pubblico Chiara Borelli. L'imputato riceverà inoltre 15'200 franchi come risarcimento per indebita carcerazione.

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