Luganese

Consigliere luganese aspirante frontaliere (al contrario)

'Potrei lavorare in Ticino, e vivere in Italia', scrive su facebook Giovanni Albertini, Ppd.

(Giovanni Albertini, Ppd (Ti-Press))
9 agosto 2018
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"Sto valutando e prendendo in maniera seria la questione di fare il frontaliere al contrario. Ciò significa che continuerò a lavorare in Ticino ma andrò a vivere in Italia! Affitti, caro vita, cassa malati in continuo aumento, assicurazioni, imposte per il ceto medio sgravando così il ceto alto, l'impossibilià di acquistare un'abitazione perché costa in modo assurdo mi portano a valutare questa alternativa".

Non è passato inosservato il lungo post pubblicato su facebook da Giovanni Albertini, consigliere comunale a Lugano per il Ppd, fisioterapista all'ospedale Civico di Lugano. Lo scritto è stato ripreso dal quotidiano comasco "La Provincia" al quale Albertini ha confermato il contenuto aggiungendo che "fa riflettere che in Ticino pochissimi di noi potranno realizzare il sogno della casa di proprietà, per cui trasferirsi appena dopo il confine con l'Italia per realizzare questo sogno potrebbe diventare una necessità".

Secondo Albertini, la situazione che si è venuta a creare è conseguenza "anche dall'asfissiante pressione di chi varca il confine e si accontenta di uno stipendio molto basso. La colpa però non è dei frontalieri, ma di chi li sfrutta".

 

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