Luganese

Lugano, condannati ed espulsi per droga

Si tratta di un 19enne che ha spacciato eroina e di un 28enne che gli ha fornito l'alloggio per farlo. Dovranno lasciare la Svizzera per 7 anni

Ti-Press
3 agosto 2018
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Condannati ed espulsi. Si è conclusa poco fa alle Assise criminali di Lugano la parabola giudiziaria di due cittadini albanesi accusati di aver infranto la Legge federale sugli stupefacenti. La giudice Rosa Item ha condannato i due giovani – di 28 e 19 anni – rispettivamente a 28 e 29 mesi di carcere. Per entrambi il periodo da espiare è stato fissato a 7 mesi.

Il 28enne – richiedente l'asilo – è arrivato in Svizzera nella primavera del 2017, pochi mesi dopo ha iniziato a delinquere: ha procurato alloggio a tre connazionali (fra cui il 19enne), spacciatori di droga. «Volevo fare un favore a dei compaesani», si è giustificato in aula. «Nessuno rischia la galera per niente», ha replicato la presidente della Corte, non credendo all'imputato. L'uomo, inoltre, è stato riconosciuto colpevole di minaccia nei confronti dell'ex compagna, in quanto – sebbene fosse già incarcerato per esecuzione anticipata della pena – le ha scritto dei messaggi intimidatori. Inoltre, pur essendo incensurato in Svizzera, sono numerose le condanne patite in Italia, a causa delle quali è stato espulso.

Per quanto riguarda il 19enne: si tratta di uno dei numerosi 'galoppini', suoi coetanei, mandati dall'Albania al solo scopo di spacciare eroina. Nello specifico, oltre 600 grammi del pericoloso stupefacente sono passati per le sue mani. Di questi, più di 100 sono stati venduti tra Lugano e Lucerna. Il giovane, non avendo un permesso di soggiorno, è stato anche condannato per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e per pornografia. Infatti sul suo telefono cellulare gli inquirenti hanno trovato un video ritraente atti sessuali con animali. "Mi è stato inviato su Whatsapp – si è giustificato –, mi sono dimenticato di cancellarlo".

Oltre alla condanna, entrambi saranno espulsi dalla Svizzera per sette anni. Questione di poco conto per il 19enne, che non ha legami nel Paese, meno per il 28enne: oltre a lui si trovano in Ticino con lo stesso status anche i figli. "Si tratta di una presenza temporanea, viziata dalla manifesta assenza di requisiti (non essendo perseguitati politicamente, ndr) per il suo mantenimento", ha però specificato Item.  

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