Luganese

Lugano, 'i ciclisti posson fare ciò che vogliono?

Il consigliere comunale Ugo Cancelli interroga il Municipio. A suo parere, le bici che circolano ovunque, parco Ciani compreso, creano insicurezza e pericolo

Ti-Press
22 luglio 2018
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Vietare agli “incivili” e “arroganti” ciclisti l’accesso al parco Ciani: lo propone nell’interrogazione indirizzata al Municipio di Lugano Ugo Cancelli, consigliere comunale Plr. Nella premessa, il consigliere comunale sostiene che i ciclisti non fanno caso o “allegramente” ignorano di proposito le regole della strada a loro indirizzate.

Un esempio è il fatto che usino via Nassa e i marciapiedi sotto i portici come piste di Formula 1 ignorando i divieti apposti in varie zone della città come il già citato parco Ciani. Così facendo e continuando a circolare su marciapiedi, passaggi e zone pedonali creano insicurezza e pericolo per i passanti della zona e soprattutto per i turisti.

Il consigliere sostiene inoltre che questa mancanza di rispetto delle regole stradali oltre a dare una cattiva immagine della Città fa nascere pregiudizi nei confronti dei ciclisti che invece rispettano le norme. Nell’interrogazione viene proposto di reintrodurre al Ciani la figura del guardiano del parco, magari richiamando in servizio poliziotti in pensione o volontari formati.

Questo per permettere di mantenere ordine e sicurezza e magari controllare anche gli incivili che talvolta frequentano la zona disseminandola di sporcizia, bottiglie rotte e tanto altro. Altra proposta, molto più drastica è vietare totalmente l’accesso dei ciclisti all’interno del parco. Cancelli vuole ricordare che “l’immagine e la percezione di sicurezza e di accoglienza di una città passa anzitutto dal rispetto della legge a tutti i livelli e dalla pacifica convivenza fra i diversi utenti degli spazi pubblici”.

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