Luganese

Tutti in piedi per il Coro Seduto

Il laboratorio di musicoterapia della casa per anziani 'Cigno Bianco' di Agno fa il bis

(Ti Press)
7 luglio 2018
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Il ‘Coro Seduto’, attraverso la sua spigliatezza e voglia di vivere, colpisce ancora. Il nome è nato dall’autoironia che caratterizza gli ospiti e la condizione della maggior parte degli utenti che risiedono stabilmente nella casa anziani il Cigno Bianco di Agno.
“Un nuovo esperimento, un nuovo successo”. Erano le parole con cui chiudevamo il nostro primo articolo a loro dedicato (cfr. ‘laRegione’ 7 aprile 2017). Dal 2016, anno di pubblicazione del primo cd, “Qualche nuvola”, il coro, nell’anno del 25° anniversario della casa di cura, propone al pubblico un nuovo lavoro. “Basta che sia musica” è il titolo del secondo progetto di musicoterapia interamente prodotto dai suoi ospiti e dedicato a Elvezia Gandini, sfortunatamente venuta a mancare nel giugno 2016, che fino all’ultimo ha scritto testi e incitato i suoi ‘compagni’ a far sentire le loro voci. E si sono fatti sentire perché la promozione di questo secondo album discografico coincideva con l’importante traguardo raggiunto dalla casa Cigno Bianco, nome nato dalle proposte degli allievi delle scuole elementari dei comuni consorziati nel lontano 1993. La festa di promozione ha suscitato grande entusiasmo, motivazione e fiducia non solo negli anziani ospiti ma anche nelle famiglie che affidano i propri cari alle cure degli operatori della struttura.
Il ‘Coro Seduto’ è composto interamente da utenti con un’età media di 87 anni che risiedono stabilmente al Cigno Bianco. Per la maggior parte sono ‘coristi in erba’ che, attraverso questo progetto di lavoro, promuovono la musicoterapia, studio del cantone proposto inizialmente a cinque case-pilota. I risultati sono estremamente positivi e motivano non solo a continuare la promozione, ma soprattutto incitano gli utenti delle diverse case.


Cd ispirato da Elvezia Gandini


Come ci spiega l’animatrice del Cigno Bianco, Luana Turolla, «la musicoterapia porta grande beneficio psicofisico agli anziani, evitando così il sovraccarico di cure attraverso medicamenti. Inoltre a livello cognitivo il fatto di creare melodie e testi originali aiuta a livello cerebrale». I benefici di questa pratica sono riscontrabili, non solo agli utenti della residenza di Agno, ma anche nei partecipanti esterni del coro e negli ascoltatori e fan dei cd delle altre case di cura del Luganese e del Mendrisiotto. Gli arzilli coristi, infatti, effettuano anche “tournée promozionali” del disco in altre strutture ospedaliere, anche al di fuori delle case anziani. Il gruppo, su richiesta, si trova 1-2 volte al mese ad esibirsi portando il suo carisma in giro per la regione. L’animatrice del gruppo non è pero sola. È, infatti, affiancata da altri collaboratori tra fisioterapisti e assistenti di cura e soprattutto dal maestro Elia, musicologo di professione. Quest’ultimo ha studiato a Milano musicoterapia insieme al professor Cattaneo. Elia promuove la sua disciplina anche in scuole dell’infanzia e strutture dedicate a bambini affetti da andicap vari. La motivazione e l’entusiasmo di Luana Turolla e del resto del gruppo la si riscontra nella sua gentile voce che ha confermato che questo secondo cd non sarà sicuramente l’ultimo. Non vediamo, dunque, l’ora del prossimo importante anniversario per scoprire cosa questi navigati cantautori della terza e quarta età hanno in serbo per noi. E nel frattempo non possiamo che fare tanti auguri al Cigno Bianco e augurare buon lavoro al Coro Seduto.

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