Luganese

Campione, l'inchiesta sul casinò si allarga

Dopo il sindaco Roberto Salmoiraghi, anche l'amministratore unico Marco Ambrosini sono indagine per bancarotta preferenziale

13 giugno 2018
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Anche l'amministratore unico del Casinò Marco Ambrosini è indagato nell'ambito della nuova inchiesta della Procura di Como per il reato di bancarotta preferenziale.
Il suo nome si va ad aggiungere a quello del sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi, del direttore Domenico Ramanzina e del funzionario Fulvio Maxenti della filiale campionese della Banca Popolare di Sondrio'.

Confermato anche che al centro della vicenda ci sono i tre milioni di euro, sotto forma di mutuo, che la banca aveva prestato al casinò nell'ambito della acquisizione dal Comune di ''Villa Mimosa'' che doveva diventare una sala da gioco da destinare alla clientela cinese. Soldi che erano stati destinati al Comune per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali. Andata in soffitta l'operazione Mimosa, la banca è rientrata del proprio finanziamento trattenendo i versamenti del casinò.

Ai quattro indagati ieri le fiamme gialle hanno consegnato gli avvisi di garanzia. Sempre ieri i finanzieri sono rimasti per l'intera giornata nel uffici di Comune, Casinò e Bps, acquisendo una voluminosa documentazione, che dovrebbe supportare l'ipotesi accusatoria del procuratore capo di Como Nicola Piacente, e del sostituto Pasquale Addesso che hanno chiesto il fallimento della Casinò Campione d'Italia, spa la società di gestione della casa da gioco. Non si esclude che in giornata possano essere altri novità.

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