Luganese

Cardiocentro, il 'passaggio' può attendere

Il Governo, chiamato a far da mediatore tra i vertici della struttura sanitaria e l'EOC, ha concesso 5 anni di transizione prima di procedere col cambiamento

(Ti-Press)
27 maggio 2018
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Il passaggio del Cardiocentro sotto l'ala dell'EOC? Cinque anni di transizione, poi si farà. Lo ha deciso il Governo ticinese che, come riporta il Caffè, è stato è stato chiamato a inizio anno a fare da mediatore le parti. La struttura sanitaria luganese, ricorda il domenicale, aveva inizialmente proposto la creazione di una sorta di Consiglio di istituto a sostituzione dell’attuale fondazione che lo gestisce. Quest'ultima verrà sciolta, come dicono i suoi statuti, alla fine del 2020. Il Governo ha risposto con una lettera giunta alle parti proprio l’altro giorno, giovedì. Gli anni possibili di transizione indicati dal Consiglio di Stato sono cinque, nell’ambito dei quali verranno perfezionati l’attività e gli obiettivi del progettato "Istituto cuore, vasi e polmoni" studiato già lo scorso anno da un gruppo di lavoro composto da medici dell’Ente ospedaliero e del Cardiocentro. Il Governo garantisce l’assorbimento del personale del Cardiocentro alle attuali condizioni contrattuali. Quale garanzia di continuità, è stato deciso che la direzione amministrativa sarà affidata, come per il personale e per i prossimi cinque anni, all’attuale direttore del Cardiocentro, Dante Moccetti, ovvero il figlio del professor Tiziano Moccetti, direttore sanitario da sempre.

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