Luganese

Lugano, cittadini e aziende in debito di oltre 50 milioni

A febbraio erano quasi ventimila gli attestati di carenza beni. In dieci anni recuperati tre milioni di franchi

Ti-Press
23 aprile 2018
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Il “tesoro sommerso” della città di Lugano c'è. Sulla carta, quanto meno: gli attestati di carenza beni (Acb) non prescritti a febbraio ammontavano a 19'366, per un importo complessivo di oltre 55,6 milioni di franchi. Di questi 1'558 riguardano persone fisiche già decedute, mentre 1'704 concernono persone giuridiche per le quali è stato annunciato il fallimento. Ben 16'640 attestati concernono la città prima degli ultimi tre processi aggregativi e 2.726 arrivano dagli ex Comuni divenuti oggi i nuovi quartieri.

Le cifre sono contenute nella risposta all'interrogazione inoltrata da Andrea Censi (Lega) e Lukas Bernasconi (Lega) in merito ai crediti che la città avrebbe dovuto e deve ancora incassare in relazione all'insolvenza di debitori o per avvenuta prescrizione.

Per tentare di recuperare i crediti e avere un quadro generale, la Città ha creato nel 2007 una banca dati con raccolta e mappatura degli Acb in archivio, spiega il Municipio. La procedura ha generato "la raccolta di 33'869 Acb per un valore di poco inferiore ai 100 milioni di franchi e ha permesso il recupero del credito relativo a 1'426 di questi Acb per un importo di 2'334'391 ed un incasso di acconti su Acb per altri 324'403 franchi".

"Il processo non ha riguardato unicamente gli Acb archiviati precedentemente l'avvio dei lavori, ma si è sviluppato e continua a svilupparsi come attività ordinaria di lavoro che, per Acb più recenti, ha permesso l'incasso di ulteriori crediti" aggiunge l'Esecutivo. "L'importo complessivo recuperato si fissa pertanto attorno ai 3 milioni di franchi".

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