Luganese

Scontento in Capriasca per le fatture di Aem

Meglio passare alle Ail? L'azienda di Massagno si difende e spiega le apparenti incongruenze

Ti-press
19 aprile 2018
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C’è maretta fra i clienti dell’Azienda elettrica di Massagno, soprattutto in Capriasca, unico grosso comune rimasto nella rete Aem oltre alla stessa Massagno. Al punto che l’idea di cambiare fornitore non è più un tabù. Ma andiamo con ordine. «Abbiamo raccolto lamentele da diversi cittadini» ci spiega Manuel Borla, consigliere comunale e primo firmatario di un’interpellanza elaborata dal gruppo Plr in Consiglio comunale. «Noi siamo il principale cliente delle Aem: se entriamo in un sistema contrattuale ‘win to win’ va bene, altrimenti...». Due i motivi dello scontento. Da una parte quelle che Borla definisce «modifiche unilaterali del contratto», l’abolizione del bonus per la termopompa e della tariffa notturna. “Inoltre le fatturazioni non arrivano in modo regolare, con la conseguenza che in taluni casi ci si può confrontare con importi alti, allorquando l’azienda lascia trascorrere molto tempo”, si legge nell’interpellanza. Ma c’è dell’altro. Qualcuno ha perfino dei dubbi sul corretto funzionamento dei contatori (ci sono stati dei reclami formali, e ci sarà un accertamento da parte della città fornitrice), nonché sulla voce ‘contributi di legge’ che pesa per un terzo della fattura. In ultima analisi, sono le condizioni contrattuali tra Comune di Capriasca e Aem a suscitare le perplessità dei liberali. Sembrerebbe infatti esistere un parere giuridico, emesso per una questione riguardante un comune del Sopraceneri, secondo cui anche la fornitura dell’elettricità soggiacerebbe alla Legge sulle commesse pubbliche. Bisognerebbe insomma indire una gara d’appalto. In proposito il gruppo Plr si interroga se ciò corrisponda al vero e se in caso affermativo sia stato indetto questo concorso. Ma, in buona sostanza, quello che chiede il gruppo Plr nella sua interpellanza è se “il Municipio reputa opportuno chiedere un’offerta alle Ail al fine di confrontare la stessa con le prestazioni fornite da Aem?”.


L’Aem: verifiche e ritardi, ma saremo trasparenti

Da noi interpellato, il direttore dell’Azienda elettrica di Massagno, Paolo Rossi, spiega: «In effetti c’è stato un cambiamento del sistema informatico, durante il quale abbiamo incontrato diversi ostacoli di gioventù che sono stati nel frattempo affrontati e per i quali ci scusiamo. Per quanto riguarda le letture, stiamo cambiando i contatori; alcuni clienti ci hanno segnalato che i costi sembrano esplosi durante il trimestre invernale. Ma bisogna dire che coi vecchi contatori c’era una lettura presunta, per cui si pagava un acconto, mentre ora c’è un conteggio reale. Abbiamo avviato comunque per sicurezza delle verifiche con la lettura in parallelo tra vecchi e nuovi contatori. Nel primo caso valutato i dati corrispondono, ma per essere certi ne stiamo rilevando altri. Sono contatori certificati, ma abbiamo chiesto spiegazioni alla ditta costruttrice, la Landis+Gyr, e all’ufficio federale di metrologia». Per quanto riguarda invece la fine di certe agevolazioni, come lo sconto notturno, Rossi dice che si tratta di una scelta per incentivare un diverso tipo di consumo, in particolare dell’elettricità proveniente dai numerosi impianti fotovoltaici già presenti in Capriasca.

Aem ha fra l’altro pendente un importante progetto nella Pieve: la centrale a olio e trucioli di legno, che, ancora, sta sollevando alcuni dubbi per le previste tariffe di allacciamento e di consumo…

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