Luganese

Quattro Argo pronti al soccorso dentro la galleria di Alptransit

I veicoli, una primizia in Svizzera possono pure galleggiare: sono entrati nella flotta dei Pompieri di Lugano

I "Rescue" (Ti-Press)
13 aprile 2018
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Vengono da Canada, sono massicci e temerari. E sebbene durante la loro presentazione ufficiale di oggi si sia scherzato sull’evocativo nome – Argo – che hanno alle nostre latitudini, la serietà è garantita. I quattro nuovi veicoli di cui si è dotato il Corpo dei pompieri di Lugano sono all’avanguardia. «Si tratta di una prima svizzera – ha confermato il comandante Mauro Gianinazzi –, sono omologati da pochissimo nel nostro Paese, ma abbiamo avuto già numerose visite da molti cantoni interessati». I mezzi – due denominati ‘Rescue’ in quanto specializzati nel soccorso e altrettanti chiamati ‘Fire’ perché equipaggiati per la lotta contro gli incendi – sono letteralmente versatili: oltre che naturalmente in superficie, sono completamente attrezzati sia per interventi sotterranei, che anfibi (galleggiano), come pure sui binari.

Proprio quest’ultima caratteristica ne chiarisce la genesi. Il costo complessivo della fornitura – 320’000 franchi – è infatti interamente coperto da AlpTransit, in seguito a una convenzione stipulata circa dieci anni fa con la Città. Da allora, la Sa ha investito 1,9 milioni di franchi in mezzi per i Pompieri luganesi, che da parte loro si sono impegnati a garantire la sicurezza dei lavori. «Il cantiere nella galleria di base del Ceneri – ha spiegato Gianinazzi – è entrato in una nuova fase. La tecnica ferroviaria, che durerà fino all’inaugurazione della linea (prevista per il 13 dicembre 2020, ndr), è più complessa degli scavi. Erano pertanto necessari anche veicoli d’intervento adeguati».
«Questi mezzi sono necessari per garantire l’efficienza e la prontezza d’intervento – ha aggiunto il direttore della costruzione grezza e tecnica ferroviaria della galleria di base del Ceneri, Alberto Del Col –, sono una parte specifica della convenzione e sono di grande importanza in un mondo come il nostro, dove la sicurezza è prioritaria».

A disposizione anche per altri scopi

A sottolineare la fruttuosa collaborazione ci ha pensato anche il capodicastero Sicurezza e spazi urbani di Lugano, Michele Bertini. «Dal 2009 a oggi – ha detto –, a Vezia e Sigirino ci sono stati quindici interventi di salvataggio a cui il nostro Corpo ha preso parte. Ora si presentano nuove sfide e ci vogliono i mezzi adeguati per affrontarle, ma è importante evidenziare che dietro c’è sempre l’uomo e proprio per questo si investe molto sulla formazione». Tutti i circa centocinquanta vigili sono infatti istruiti per utilizzare i nuovi mezzi, che sono stati anticipati da un prototipo per familiazzare con il loro uso. Malgrado gli Argo 8x8 – trasportabili anche in elicottero e accompagnati comunque da due rimorchi per spostamenti più complessi – saranno usati prioritariamente per l’AlpTransit, il loro utilizzo sarà più esteso. «Sì, ci è concesso di impiegarli anche per altri casi – ha svelato il comandante –, raggiungono posti indescrivibili, saranno utilissimi per gli incendi boschivi e per i salvataggi in montagna, viaggiano tranquillamente nella neve. Sono frutto di un’analisi molto accurata». Con il prototipo arrivato a novembre si è già testata anche la loro velocità – che arriva fino a un massimo di 40 km/h circa –: per un intervento a Tesserete, è stato impiegato circa un quarto d’ora, «poco più che per un’autobotte». E in questi prodigi tecnici c’è pure un po’ di Ticino: mentre la fornitura degli aggregati è stata curata da una ditta di Recherswil (Soletta), i sistemi di comunicazione radio arrivano dalla Omnisystem Sa di Manno.

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