Luganese

Campione, i sindacati proclamano lo stato di agitazione

Mentre gli incassi della casa da gioco sono crollati del 21% nei primi tre mesi dell'anno, le parti sociali contestano due promozioni al Casinò già in pessime condizioni

(Ti-Press)
31 marzo 2018
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Un clima di piombo al Casinò di Campione. E non solo per la situazione finanziaria sempre più disastrosa, tanto da porre seri interrogativi sulla possibilità di mettere assieme un piano di risanamento credibile per convincere il Tribunale fallimentare di Como a dare seguito, fra due mesi, al Concordato preventivo o accogliere la richiesta di fallimento della Casinò di Campione Spa chiesto dalla Procura lariana. Sono saltati infatti anche i rapporti tra i Sindacati e l’Azienda dopo che quest’ultima ha informato di aver deciso due promozioni che riguardano un nuovo vice direttore dei giochi e uno “slot manager”.

Le reazioni della Rsu (Rappresentativa sindacale unitaria) e della Rsa (Rappresentativa sindacale aziendale) non si sono fatte attendere. La prima, con l’adesione della seconda, ha proclamato lo stato di agitazione e ha convocato per stasera alle 20 l’assemblea generale dei lavoratori che inevitabilmente avrà pesanti ripercussioni sulla funzionalità della casa da gioco. La Rsu in un comunicato si dice esterefatta per “la sfrontatezza con cui l’Azienda, considerato lo stato attuale, abbia l’arroganza di produrre ben due promozioni”. Promozioni che per la Rsu rappresentano “scelte aziendali dettate dall’agenda politica”. Scelte che “da anni denunciamo e che oggi mettono in pericolo centinaia di posti di lavoro”.

La Rsu “a fronte alla procedura di licenziamento collettivo non può che considerare questa iniziativa come uno schiaffo all’intelligenza e alla dignità dei lavoratori”. Le due promozioni comunicate dall’amministratore unico Marco Ambrosini, fanno dire alla Rsa du essere “sconcertata e incredula” anche in considerazione del fatto che “stando alla procedura di licenziamenti collettivi (156 lavoratori su un totale di 492, ndr) le direzioni risultano già sovradimensionate”. Per la Rsa le promozioni farebbere ro intravedere una “situazione di normalità”: se così è (ma purtroppo non è) la Rsa suggerirsce all’Azienda di “ritirare immediatemente la procedura di mobilità”.

Anche i dipendenti comunali sono in stato di agitazione, deciso dall’assemblea dei lavoratori, che tramite le organizzazione sindacali hanno chiesto di conoscere quali misure di contentimento dei costi il Comune intende prendere. Anche qui si parla di licenziamenti, non meno di una trentina su 103 posti totali, oltre ad una riduzione degli stipendi. A proposito di stipendi, i comunali denunciano anche il fatto che la seconda quindicina di febbrario, lo stipendio di marzo e la tredicesima non sono stati ancora pagati.

A rendere ancora più fosca la situazione del sistema Campione sono le notizie che arrivano dalla casa da gioco: dati da profondo rosso che mettono in discussione il piano di risanamento. Dall’inizio dell’anno gli ingressi sono calati del 21 per cento e, continuando, per quanto riguarda il trend degli incassi dal 1° gennaio ad oggi, le proiezioni indicano entro la fine di quest’anno meno 10 milioni rispetto al 2017.

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