Luganese

Lugano, sotto scacco la presidente del Plr

Mentre si tenta una difficile mediazione, emergono tensioni e malumori fra vertici della sezione, esponenti di spicco e Giovanna Viscardi invitata a lasciare la carica

15 marzo 2018
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Mal di pancia, disaccordi, punti di vista diversi e contrastanti. Qualcosa non funziona come dovrebbe nella sezione Plr di Lugano. E questo non è riconducibile solo alla recente votazione in Consiglio comunale sulla riduzione del moltiplicatore dall’80 al 78 per cento, che ha però contribuito a dividere il partito con il gruppo che si è espresso a favore, a parte la presidente (astenuta) e un altro membro (contrario). I dissapori sono riconducibili a una serie di episodi e forti diatribe fra la presidente sezionale Giovanna Viscardi, designata cinque anni fa, ed esponenti di spicco (vicesindaco compreso) e consiglieri comunali.

Alcuni l’hanno “gentilmente” invitata a rassegnare le dimissioni. In sostanza, si fatica ad andare d’accordo nelle sedi opportune come l’Ufficio presidenziale (Up) e forse c’è dell’altro. Altrimenti, non si spiegherebbero i due articoli apparsi sul 'CdT', l’ultimo l’altroieri, in cui si evocano non meglio precisati dissapori. Alla presidente sono attribuiti comportamenti inappropriati per il ruolo che riveste e alcune sue decisioni e uscite non hanno raccolto l’unanimità. La diretta interessata appare infastidita e preferisce non esprimersi.

Non sembra tuttavia disposta a fare da capro espiatorio. Anche perché all’origine dei contrasti ci sarebbero piuttosto incomprensioni, invidie (o percepite come tali) e differenze caratteriali fra lei e i vari esponenti che la contestano. Ma ora è stato posto pure un problema di gestione della sezione. Questo traspare dall’evidenza che impedisce alle parti di trovare una soluzione. Una soluzione che andrebbe peraltro individuata al più presto visto che il tempo passa, siamo a metà legislatura comunale e all’appuntamento elettorale per le Cantonali manca solo un anno. E proprio per questa ragione alcuni vorrebbero che la questione venisse risolta quanto prima.

Una soluzione? Difficile

Del resto, lavare i panni sporchi in piazza non ha mai fatto bene in passato, né lo farà in futuro. Fallite le mediazioni tentate finora, il decano dei consiglieri comunali Plr Peter Rossi, che ha sempre sostenuto Viscardi, ha rassegnato le dimissioni dall’Up, salvo poi congelarle. Afferma che col suo gesto «sta cercando, da una parte, di smuovere le acque per trovare una soluzione e ricomporre la frattura. Una soluzione che si potrebbe trovare se ciascuno dei litiganti facesse un passo indietro».

Anche il presidente cantonale Bixio Caprara percepisce e riconosce «un certo malessere nella sezione. Sto seguendo la situazione con attenzione». Il presidente getta acqua sul fuoco: «Sono tutti adulti e vaccinati e devono riuscire a parlarsi e a capire se ci sono margini per individuare punti d’intesa oppure no e quindi agire di conseguenza. Ogni sezione nel partito è autonoma nell’autodeterminarsi e fare le proprie valutazioni. In ogni associazione umana ci sono e convivono visioni diverse ed è normale che ci siano incomprensioni». L’aspetto fondamentale, sottolinea Caprara è «che la sezione sia in sintonia con il lavoro del gruppo in Consiglio comunale e i propri rappresentanti in Municipio, in termini di idee, progetti e priorità da affrontare».

Dal canto suo, da noi interpellata, la capogruppo Plr in Consiglio comunale Karin Valenzano non vuole rilasciare dichiarazioni in merito limitandosi a constatare che «la situazione è seria e chi ne ha la responsabilità politica se la assuma. Io, invece, continuerò a lavorare per il bene della città».

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