Luganese

Casinò di Campione, nebbia fitta sulle misure di risparmio

Mentre cresce la preoccupazione dei dipendenti, i sindacati temono di essere messi di fronte al fatto compiuto. Tre i possibili scenari che si delineano

I dipendenti durante l'incontro con Salmoiraghi (Ti-Press)
30 gennaio 2018
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Cresce la preoccupazione fra i dipendenti del Casinò di Campione d'Italia, anche perché dall'azienda non giungono notizie su quali misure intende prendere per arrivare ai risparmi annunciati.

Identico discorso per i dipendenti comunali, per i quali c'è una proposta che dalle parti sarà discussa domani alle 15. Non sembrano, perciò, esserci margini per una trattativa, per cui in mancanza di un accordo sindacale dal 1° febbraio potrebbero partire una trentina di lettere di licenziamento. Giovanni Fagone, segretario regionale del sindacato di categoria della Cgil: ''Nonostante gli impegni presi non ci hanno ancora fatto proposte. Abbiamo chiesto dati sui quali discutere: li stiamo ancora aspettando. Al tavolo poi vogliamo la presenza della proprietà, cioè del sindaco Salmoiraghi''.

Identico discorso da parte di Nicola Ranieri, rappresentante della Cisl nella Rsa (Rappresentativa sindacale aziendale): ''Questo loro silenzio è incomprensibile''. I sindacalisti temono di essere messi davanti al fatto compiuto. A questo proposito appare significativo quanto l'amministratore unico Marco Ambrosini ha scritto al prefetto di Como Bruno Corda che - sollecitato dai sindacati - nei giorni scorsi ha scritto all'azienda per conoscere le intenzione della Casinò di Campione. Ambrosini scrive di aver ''incontrato le rappresentanze dei lavoratori'' della casa da gioco ''proponendo tre diversi scenari'' che ''la Regione'' è in grado di anticipare: 1) taglio del premio ai dipendenti, continuazione del contratto di solidarietà in scadenza il prossimo 28 e dimezzamento delle mance. Misure che consentirebbero di versare al comune 13 milioni di euro; 2) esternalizzazione del ristorante (49 dipendenti in meno), licenziamento di 160 lavoratori, tempo pieno per i rimanenti 337, dimezzamento del premio e delle mance. In questo caso al Comune arriverebbero 15 milioni di euro; 3) riduzione dello stipendio lordo mensile dei dipendenti tra i 4 e gli 8 milioni di franchi. Questo terzo scenario consentirebbe al Comune di ricevere 14 milioni di euro''. Tre scenari con un comun denominatore: a pagare sono ancora una volta i lavoratori del Casinò.

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