Lugano

'Fetido balzello', la Lega minaccia il referendum

Nonostante la tassa sui rifiuti proposta dalla Città di Lugano sia la più bassa prevista dal Cantone, il partito di maggioranza insorge sul Mattino

14 gennaio 2018
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"O il Consiglio comunale corregge il tiro e abbassa il tasso di copertura previsto dal Municipio dal 100% al 70%, oppure gli uccellini cinguettano che la Lega lancerà il referendum": così si legge sul Mattino di oggi.

Insomma, nonostante la popolazione ticinese avesse approvato, lo scorso maggio, la tassa cantonale sul sacco e nonostante il Municipio di Lugano – a maggioranza leghista – avesse optato per il prezzo minimo previsto, la Lega minaccia il referendum su quello che ha sempre definito il "fetido balzello".
Costretta dal voto popolare ad accettare l'introduzione della tassa, il movimento di via Monte Boglia si accanisce contro il livello di copertura dei costi, cioè con la parte dei costi di raccolta e smaltimento rifiuti da coprire con la tassa sul sacco. Secondo la proposta della Città questo tasso dovrebbe essere del 100% ma, come si legge sul Mattino, "il Tribunale federale nella sua giurisprudenza ammette anche una copertura del 70%" e addirittura in altre parti della Svizzera è inferiore al 50% "e nessuno ha mai mandato i carri armati". Da tutto questo, argomento il domenicale, "è evidente che questo [il 70%] deve essere il tasso massimo di copertura introdotto a Lugano". Da qui la minaccia di referendum.

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