Lugano

Traffico di preziosi e riciclaggio di 20 milioni di euro,27 rinvii a giudizio

(Gabriele Putzu)
21 dicembre 2017
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Ventisette richieste di rinvio a giudizio per riciclaggio di soldi, oro e preziosi, per un valore di una ventina di milioni di euro. Otto gli indagati - due ticinesi - accusati di associazione per delinquere finalizzata ai reati di riciclaggio e commercio di oro non autorizzato, tramite l’esportazione e l’importazione di metallo giallo, e al riciclaggio di soldi provenienti da reati fiscali. Stessi reati per gli altri indagati, senza l’aggravante del reato associativo. In tutto i ticinesi indagati sono quattro e sei comaschi residenti in Ticino. Uno di loro, a Lugano, arrestato in febbraio, mentre ritirava rottami di oro grezzo (7 kg, valore 270 mila euro), è uscito dal processo avendo patteggiato una condanna a tre anni.

Nell’inchiesta del Nucleo di polizia triibutaria della Guardia di finanza di Como, finita in giugno, le ''fiamme gialle'' hanno sequestrato fra l’altro 25 chilogrammi di oro, 2,2 milioni di euro e 576mia franchi. Sequestrate pure dodici auto con ingegnosi doppiofondi predisposte in una autofficina di Lurate Caccivio, il cui titolari è fra gli indagati. Gli indagati del reato associativo sono un ticinese di Pedrinate referente delle agenzie di intermediazione Acsa Sa e Solventa Sa; un secondo ticinese, residente a Balerna della Pkb Privatbank, e padre e figlio italiani, residenti in Ticino legati (per l’accusa) alla Opam Sa e alla Fidentia Consulting Dmcc con agganci negli Emirati Arabi. Ed è in fase di indagine prelimare un filone d'inchiesta su un traffico di capitali da Lugano a Dubai.

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