Luganese

Ampliamento del Civico, a gennaio la domanda di costruzione

21 dicembre 2017
|

Ampliamento dell’Ospedale civico di Lugano, ci (ri)siamo. Tra un mesetto circa l’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) depositerà in cancelleria comunale la domanda di costruzione per il ‘Canone inverso’. Questo il nome, infatti, del progetto proclamato vincente il 9 gennaio scorso e presentato dall’Ipostudio Architetti Srl di Firenze. «Confermo. Siamo molto contenti di poter dare un secondo ciclo di vita all’ospedale – si rallegra il direttore Luca Jelmoni –. È una struttura che è stata aperta quarant’anni fa (nel 1980, ndr): per poter servire i pazienti allo standard che abbiamo oggi ha bisogno di questo intervento, la capienza è al limite». Un’esigenza non nuova, tanto che una prima domanda di costruzione fu presentata già a inizio 2016. Da lì, una serie di polemiche: dapprima sul fatto che il progetto originale era stato preparato senza concorso, poi – una volta che questo è stato bandito e vinto dallo studio italiano – sull’attribuzione dell’appalto a una ditta estera. «Quello vincente è un progetto molto valido» ribadisce Jelmoni. Durante il 2017, il progetto è stato affinato. «A livello di contenuti nulla è cambiato, ma in quest’anno sono stati definiti tantissimi dettagli. Abbiamo ottimizzato gli spazi», puntualizza il direttore. E se le modifiche rispetto a quanto presentato il gennaio scorso sono minime, risultano essere invece notevoli in confronto alla struttura attuale. «Cambierà molto l’entrata dell’ospedale, che viene di fatto girata di 180 gradi rispetto a com’è oggi – spiega Jelmoni –. È previsto un camminamento vista lago che porterà all’accesso», mentre gli spazi pubblici saranno valorizzati grazie alla creazione di un parco pubblico al posto dei parcheggi.

Possibile si superino gli 80 milioni d'investimento

A proposito di posteggi, l’autosilo sarà molto ingrandito, passando dagli attuali 550 a 780 posti. Per il resto, la nuova ala del Civico ospiterà i contenuti già noti: il blocco operatorio (otto sale), il pronto soccorso dotato di trentotto postazioni, il reparto di medicina intensiva con ventisei posti letto, l’eliporto, l’ambulatorio di fisioterapia ed ergoterapia. Se non dovessero esserci intoppi nell’iter, il cantiere dovrebbe partire entro un anno e la nuova ala essere inaugurata entro fine 2022. E i costi? «È prematuro valutare l’investimento. Quando avremo il progetto definitivo potremo saperlo esattamente. Il progetto originale prevedeva 80 milioni». Una stima che potrebbe lievitare: «Il progetto è diverso, ci sono degli elementi in più».

Gli altri progetti edilizi dell'Eoc

Non solo Lugano: tutto il sistema sanitario pubblico ticinese sta vivendo un periodo di fermento e rinnovamento edilizio, e non solo. Oltre al Civico, anche il rinnovamento dell’ospedale Beata Vergine di Mendrisio è a un livello piuttosto avanzato: la domanda di costruzione per la nuova ala è già stata depositata, ma i lavori non sono ancora partiti. Il cantiere, stando all’Eoc, dovrebbe partire agli inizi di marzo. L’investimento stimato nel 2015 era di trentatré milioni di franchi. Più complesso il caso di Bellinzona: poche settimane fa è stato presentato il progetto del nuovo blocco operatorio del San Giovanni, che comprenderà sei sale, mentre il cantiere dovrebbe iniziare nel 2019. Inoltre, l’ospedale storico della capitale sarà interessato nei prossimi anni da altri importanti investimenti. L’Eoc è però intenzionato a edificare una nuova struttura cantonale sui terreni della Saleggina, ma si tratta di un progetto a lungo termine. Infine, Locarno. Venti milioni di franchi sono previsti per l’ala sud dell’ospedale Carità. Attualmente è in pubblicazione la variante pianificatoria necessaria per la realizzazione della nuova struttura. Quest’ultima, permetterà di scindere i percorsi di ricovero, degenza e ambulatoriali.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔