Luganese

Crisi dei commerci, Lugano volta pagina: il dibattito va ampliato

(©Ti-Press / Francesca Agosta)
7 dicembre 2017
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Un risultato «per nulla soddisfacente». C’è malcontento nel Municipio di Lugano – portavoce il sindaco Marco Borradori –, a causa degli scarsi risultati sin qui raggiunti dai pur diversi incontri avuti fra l’ente pubblico e i rappresentanti dei commerci di via Nassa. Il tema, naturalmente, è quello della crisi del settore e – complice un’iniziativa zurighese –, l’esecutivo ha deciso di dare una nuova impronta alla lotta contro questa problematica. «Abbiamo quindi pensato di proporre un primo incontro, non più bilaterale solo coi negozianti del centro, ma aperto a tutti i dettaglianti cittadini – spiega il sindaco –. Desideriamo invitare tutti i coinvolti nel settore, a cominciare dalla Supsi e dall’Usi, che hanno delle rilevanti competenze da offrire».

L’invito è esteso anche ad altri. Aziende, magari internazionali, che hanno già affrontato la crisi con più mezzi e risorse e «non escludo che si chieda un confronto anche alla grande distribuzione (Migros, Coop o Manor, per esempio, ndr): a Zurigo hanno fatto così», rivela il responsabile della divisione Sviluppo economico, Pietro Poretti. Proprio la più grande città elvetica è stata l’ispirazione per il cambio di rotta luganese. «Hanno realizzato uno studio di 68 pagine, pubblicato pochi giorni fa – ancora il capodivisione –, che traccia diversi scenari. Fra i temi toccati, anche la pianificazione: il ruolo della logistica e della distribuzione sta diventando sempre più importante». Dalla Limmat al Lemano, i problemi di Lugano sono condivisi: franco forte, digitalizzazione e acquisti online, affitti elevati e shopping oltre frontiera. «Forse solo quest’ultimo da noi è più amplificato», puntualizza Poretti. A essere toccate, inoltre, questioni legate al turismo, agli orari di apertura degli esercizi, a mobilità pubblica e privata, alla gestione degli immobili e degli eventi.

La problematica è quindi globale, complessa e sentita, come dimostrano i numerosi atti parlamentari che si sono susseguiti negli anni, non solo in città. «La mia impressione è che non tutti ci siamo ancora resi conto che quello che funzionava bene ieri, va poco oggi e forse per nulla domani – considera Borradori –, per questo è importante far circolare nuove idee e rinnovati modi di pensare». Malgrado il margine di manovra dell’autorità comunale sia relativamente ridotto, secondo il Municipio spetta proprio a lei svolgere una funzione di coordinamento: «Desideriamo tutelare l’attrattività del centro, e non solo, che deriva anche dalla presenza di negozi. È importante fare gruppo». Appuntamento quindi agli inizi del 2018

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