Luganese

Caso Coexu, condannato per truffa e riciclaggio l'ex direttore

(Gabriele Putzu)
5 dicembre 2017
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Truffa aggravata, riciclaggio di denaro ed esercizio abusivo della professione di fiduciario. Questi i reati di cui è stato riconosciuto colpevole il 69enne italiano, ex direttore della fiduciaria Coexu di Lugano. L'uomo è stato condannato dalla Corte delle Assise criminali di Lugano a due anni e sei mesi. Di questi, sedici mesi sono sospesi condizionalmente per quattro anni. In aggiunta, l'uomo è stato espulso dalla Svizzera per un periodo di otto anni e, dovrà pagare una multa di 10'000 franchi, oltre a rimborsare circa 300'000 euro a parte delle vittime costituitesi accusatrici private.

Lo scandalo emerse lo scorso aprile. A seguito della denuncia di uno dei clienti della fiduciaria di via Maggio, vennero arrestate tre persone: il direttore, l'amministratore unico – che sarà a processo settimana prossima – e il contabile. Gravi le accuse: promettevano ai clienti – perlopiù imprenditori italiani – l'accesso a ingenti finanziamenti tramite la Coexu, chiedendo anticipi. Mentre il denaro promesso di fatto non esisteva, quello ottenuto veniva utilizzato per scopi personali. L'attività criminosa, riconosciuta dall'imputato, si è svolta per circa sei anni.

Numerose le persone coinvolte: 47 vittime hanno affidato i propri soldi all'imputato o al complice, per un totale di 1,7 milioni di euro. Di questi, oltre mezzo milione sono stati prelevati e bonificati all'estero, confluendo su conti di pertinenza dei truffatori. 

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