Lugano

Stand del Casinò di Campione a Lugano. Censi: 'Non rispetta il concordato sociale'.

(©Ti-Press/Samuel Golay)
2 novembre 2017
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“Non ci vorrebbe un regolamento affinché gli espositori che usufruiscono delle nostre infrastrutture pubbliche propongano offerte e prodotti che siano compatibili con le leggi svizzere?”. È la prima domanda dell’interrogazione presentata al Municipio di Lugano dal consigliere comunale leghista Andrea Censi. Un’interrogazione che parte dal Casinò di Campione d’Italia. Una struttura che svolge l’attività a confine senza sottostare a regole per limitare il gioco patologico in vigore in Svizzera. Una situazione che potrebbe configurare una sorta di concorrenza sleale.

Perciò i diffidati dai casinò ticinesi e quelli di autodiffidano possono continuare a giocare sui tavoli di Campione, il cui Comune, rileva Censi, non versa gli stipendi ai propri dipendenti per difficoltà economiche causate anche da perdite milionarie generate dalla casa da gioco. Nei giorni scorsi al Salone dei viaggiatori c’era lo stand del Casinò di Campione. E Censi chiede all’esecutivo se non sia il caso di chiedere che anche Campione adotti misure di concezione sociale e se non si può evitare che concorrenti a sue partecipate dirette, possano, usando di spazi pubblici, fare pubblicità di prodotti che sono sviluppati in regime di concorrenza sleale.

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