Luganese

Lugano, quasi 30mila abitanti esposti a troppo rumore

19 ottobre 2017
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Il centro città, il pian Scairolo, Cornaredo, la zona della Stazione Ffs. Si confermano questi i punti caldi del traffico nell’agglomerato urbano luganese. Con una conseguenza – l’inquinamento fonico – da ieri nero su bianco: sono pubblicate sul sito del Cantone i dati della seconda fase per il Luganese del catasto del rumore stradale. Una prima analisi aveva già riguardato la valle del Vedeggio e il basso Malcantone, mentre ora lo sguardo si è posato sull’area urbana di Lugano e sulla Capriasca.

Da questo secondo studio emerge che – nell’area presa in considerazione – sono circa 28’000 le persone esposte a immissioni foniche più elevate della soglia limite fissata dalla relativa ordinanza federale: il 30% circa degli abitanti. Di questi, circa 4-5’000 persone sono esposte a rumori che superano i valori d’allarme, e risiedono principalmente nelle aree indicate nell’infografica. Tra il Dipartimento del territorio (Dt) e i 22 Comuni (compresi molti quartieri, per un totale di 29 insediamenti nel Luganese) interessati dalla seconda fase si è tenuto ieri un incontro e ora i Municipi hanno tempo sino a fine novembre per esprimersi sul catasto. «Si tratta ad esempio di individuare eventuali progetti sulle strade comunali in pubblicazione o già in fase esecutiva – chiarisce il capoufficio della Prevenzione dei rumori Ennio Malorgio –, così da poter coordinarsi». Entro il 31 marzo 2018 il Dt deve infatti aver pronti i progetti di risanamento fonico per tutte quelle zone in cui si superano non solo i valori d’allarme, ma anche quelli limite. «Stiamo lavorando in maniera spedita per presentare i progetti nei tempi più brevi» assicura Malorgio.

I risultati sono di facile consultazione e pubblici (sul sito www.ti.ch/rumore), e sono catalogati edificio per edificio. «Lo scopo degli interventi – ancora il capoufficio – è proprio quello di portare le immissioni sotto la soglia limite. Per farlo, stiamo privilegiando principalmente la pavimentazione fonoassorbente. Laddove c’è una strada che necessita di risanamento fonico e allo stesso tempo di lavori di manutenzione, si valuta se è possibile coordinarsi». Oltre alla pavimentazione, vi sono pure altri possibili vie: moderazione della velocità, ripari fonici, finestre fonoisolanti. L’unica eccezione? «Le autostrade, sono di competenza dell’Ufficio federale delle strade, i dati che forniamo in quei casi sono di carattere informativo» chiosa Malorgio.

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