Luganese

Condannato spacciatore di eroina; sarà espulso dalla Svizzera

11 maggio 2017
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Trenta mesi di detenzione, di cui dieci da espiare. E un'espulsione dalla Svizzera valida per dieci anni. La Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta da Mauro Ermani, ha emesso poco fa la sentenza a carico di un 26enne albanese, condannandolo per spaccio di eroina. Il giovane – reo confesso – nell'arco di poco più di un mese ha fatto da corriere della droga fra la piazza zurighese e quella luganese, trasportando oltre mezzo chilo della pericolosa sostanza e vendendone a Lugano almeno 300 grammi. È stato fermato su un treno a Taverne l'8 dicembre scorso, assieme a un complice suo connazionale che aveva nascosto circa 244 grammi della sostanza nelle mutande, e da allora si trova in prigione: 54 giorni in carcerazione preventiva alla Farera e il resto in espiazione anticipata alla Stampa. Quantitativi importanti quelli sequestrati e smerciati, ha sottolineato Ermani, che – malgrado la relativamente bassa purezza dello stupefacente – rappresentano un incisivo fattore di pericolosità per la salute pubblica. A sfavore dell'imputato ha giocato il fatto che sia recidivo (pena pecuniaria a Berna nel 2012, sempre per droga), a suo favore invece che abbia collaborato con gli inquirenti, non aiutando tuttavia a identificare i vertici dell'organizzazione criminale. E oltre alla pena detentiva – in seguito all'entrata in vigore lo scorso 1.10.2016 dell'articolo 66a del Codice penale –, per il condannato si prospetta l'espulsione: “Se durante il periodo di prova (tre anni, ndr) – ha ammonito Ermani – lei dovesse rientrare in Svizzera, sarebbe automaticamente arrestato, trattandosi di un reato”. Il suo complice, condannato a quindici mesi sospesi, è già stato espulso dal Paese per un periodo di otto anni.

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