Lugano

Cardiocentro, la Fondazione dice no nell'Eoc? Il Ps: 'Il Municipio di Lugano cosa fa?

(Carlo Reguzzi)
31 marzo 2017
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"La Fondazione Cardiocentro Ticino vuole prendere i soldi della Città per continuare a fare di testa sua, malgrado il suo statuto ed il voto popolare del 5 giugno 2016: cosa intende fare il Municipio di Lugano per evitare questo agire illegale e sconcertante?". È il titolo dell'interpellanza presentata dal Gruppo Ps–Pc in Consiglio comunale (primo firmatario Raoul Ghuisletta. Un'interpellanza che parte dal rapporto del 7 novembre 2016 della Commissione della gestione relativo alla partecipazione della Città alla Mizar Sa e alla Fondazione Medtech Lugano, che il legislativo di Lugano ha approvato a larga maggioranza stanziando poco più di dieci milioni di franchi.

Lo scenario verosimile di questa operazione, unanimemente accettata dai partiti luganesi, era che la Fondazione Cardiocentro Ticino, partner dell’operazione con cinque milioni di franchi, confluisse nell’Ente ospedaliero cantonale nel 2020, come prevede lo statuto della Fondazione stessa e soprattutto com’è logico che sia dopo il voto popolare del 5 giugno 2016, il cui esito, piaccia o non piaccia, ha mostrato che il 55% dei ticinesi sono contrari alla modifica della legge sull’Ente ospedaliero cantonale, ossia contro la creazione di società miste pubblico-privato in ambito ospedaliero.Semina  quindi grande confusione e sconcerto la recente dichiarazione del presidente della Fondazione Cardiocentro, Giorgio Giudici, a proposito della creazione di una nuova Fondazione pubblico-privato per il futuro del Cardiocentro. E ilMunicipio di Lugano è chiamato a risponderne confermando (e smentendo) l'ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici.

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