Lugano

1 centesimo d'acqua, 87mila franchi di solidarietà

(Gabriele Putzu)
28 marzo 2017
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Una goccia nel mare, eppure un aiuto grande nel solco della concreta solidarietà. Le Ail rendono noto l'esito 2016 dell'iniziativa 'Acqua, sviluppo e sostenibilità': grazie al centesimo di solidarietà vengono devoluti 87’350 franchi ad associazioni attive nella cooperazione internazionale allo sviluppo.Sono otto i progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo idrico nel mondo sostenuti dal Municipio di Lugano nel 2016 e gestito dalle AIL SA tramite la collaudata formula del Centesimo di solidarietà. Il contributo di 87’350 franchi è stato destinato all’avvio o alla contribuzione d’interventi a Cuba, in Nicaragua, Ecuador, Etiopia, Mozambico, Madagascar, Mali e Ruanda. Il finanziamento di tali iniziative è frutto di un solido partenariato tra la Città di Lugano, le AIL SA e la FOSIT (Federazione delle ONG della Svizzera Italiana).
I fondi, generati dal Centesimo di solidarietà, sono così stati assegnati alle seguenti ONG riconosciute di pubblica utilità, aderenti alla FOSIT:
1. ABBA, Abbastanza per Tutti – Progetto “Aguas del Sol” (Nicaragua)
2. AOREP, Ass. per l’Organizzazione e la Realizzazione di Eventi e Progetti in Africa e Medio Oriente – Progetto “Un pozzo per Sikoulou” (Mali)
3. COOPI Suisse – Progetto “Ridurre le conseguenze della siccità” (Etiopia)
4. Helvetas Swiss Intercooperation - Progetto “Progoas” (Mozambico)
5. Insieme per la Pace – Progetto “Acqua per il Ruanda” (Ruanda)
6. Multimicros Ticino – Progetto “Depurazione delle acque a Rocafuerte” (Ecuador)
7. Sacrificio Quaresimale – Progetto “Acqua per vivere” (Madagascar)
8. Svizzera–Cuba (ASC) – Progetto “Potabilizzazione dell’acqua in zone rurali” (Cuba)
Di varia natura e dimensioni – viene evidenziato in un comunicato stampa -  i progetti sostenuti rispondono tutti agli stessi criteri di qualità: la pertinenza rispetto ai bisogni prioritari rilevati, il coinvolgimento della popolazione locale e le prospettive di sostenibilità. I progetti si svolgono in comunità rurali molto povere dove l’accesso all’acqua potabile è scarso o problematico. Si tratta di zone in Africa e in America latina dove i rischi per la salute della popolazione sono alti a causa della pessima qualità dell’acqua (epidemie, malattie diarroiche) o della sua estrema scarsità. Complici i cambiamenti climatici, che affliggono sempre di più le zone tropicali con popolazioni già sfavorite, il tema dell’accesso all’acqua potabile richiede risposte innovative e sostenibili, che i progetti sostenuti dal Centesimo di solidarietà sviluppano anche con l’intento di servire da modelli, replicabili in altri contesti simili.

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