Lugano

Inquinamento luminoso, Lugano peggio di Berna e San Gallo. Il Municipio cosa fa?

(Carlo Reguzzi)
31 gennaio 2017
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L'inquinamento luminoso prodotto dall’agglomerato di Lugano (151mila abitanti) è maggiore di quello dell’area urbana di Berna (410mila abitanti). San Gallo (165mila abitanti), che ha dimensioni comparabili a Lugano, produce molta meno luce diffusa della città sul Ceresio e risparmia quindi cifre notevoli provocando meno danni. L’illuminazione notturna è importante e indispensabile per la nostra società. Ma diventa inquinamento luminoso quando si illumina troppo e/o si illumina male, scrivono i Verdi di Lugano in un'interrogazione al Municipio a cui chiedono quanto è il costo annuo dell'energia elettrica per l'illuminazione, se è in grado di quantificare i costi esterni in termini di salute, sicurezza e ambiente e cosa si sta facendo per fronteggiare la problematica.

L'inquinamento luminoso corrisponde, proseguono i Verdi, alla dispersione diretta di luce artificiale al di fuori delle zone a cui essa è espressamente dedicata. È luminosità misurabile, dispersa verso il cielo e quindi sprecata, i cui costi energetici siamo chiamati a pagare. Oltre al danno economico, l’illuminazione eccessiva e sbagliata provoca anche danni alla salute e all’ambiente. Comporta una serie di ripercussioni per le quali si rimanda al sito www.darksky.ch/ti. Fra le altre questioni poste all'esecutivo, si chiede se il Municipio stia preparando un regolamento (o ordinanza) che renda vincolanti le linee guida cantonali e la norma Sia 491 e se sarebbe disposto a preparare un piano della luce cittadino per quantificare il fenomeno e identificare una strategia di risanamento. Ci sarebbe la tecnologia Led permette importanti risparmi energetici, tuttavia alcuni tipi di lampade non sono prive di controindicazioni. Il Municipio ne tiene conto? Potrebbe attuare sugli impianti di illuminazione propri, ma cosa può intraprendere per ridurre l'inquinamento luminoso da parte dei privati? E ancora: Può e intende agire sulle vetrine illuminate tutta la notte, gli uffici, le facciate di palazzi e le pubblicità, almeno nei casi dove è evidente che la riduzione della luce non causa alcun danno all'azienda? In alternativa, sarebbe possibile applicare delle tariffe maggiorate per consumi che superano un ragionevole bisogno?

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