Bioggio

Bioggio, fumata nera nell'incontro fra Dipartimento e Commissione regionale dei trasporti

(©Ti-Press/Gabriele Putzu)
18 ottobre 2016
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Nessuno sviluppo nell'incontro di oggi pomeriggio fra il Dipartimento del territorio e la delegazione della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (Crtl). Lo rende noto la stessa Crtl non senza esprimere un certo disappunto. L'incontro era convocato alla casa comunale di Bioggio, dove si è riunita la Delegazione delle Autorità del Programma d’agglomerato del Luganese di terza generazione (PAL3), con all’ordine del giorno l’elenco delle misure, la loro assegnazione alla priorità prevista dalla Confederazione e la ripartizione della partecipazione finanziaria tra Cantone e Comuni. "Tale incontro avrebbe potuto essere anche l’occasione per il Dipartimento del territorio di fare il punto sull’attuale stato di progettazione della circonvallazione Agno-Bioggio ed informare così la delegazione della Crtl", scrive la stessa Crtl checontinua: "Ciò purtroppo non è avvenuto, e questo nonostante la proposta del comitato della Crtl di poter stemperare le polemiche in atto e, alla luce delle informazioni che si sarebbero potute ricevere, congiuntamente allestire una presa di posizione finalizzata ad un chiarimento circa possibili varianti all’attuale tracciato, ventilate a mezzo stampa dal direttore del Dipartimento".


Con queste premesse la Crtl, constatando "l’inspiegabile atteggiamento di chiusura dimostrato oggi dal Dipartimento del territorio (e del suo direttore Claudio Zali), guarda con seria preoccupazione al prosieguo dei lavori attorno al progetto della circonvallazione Agno-Bioggio e, confrontata con le sommarie intenzioni dipartimentali finora solamente annunciate, ne attende gli sviluppi pretendendone, indipendentemente dai tracciati e dalle varianti ipotizzate apparentemente ed unilateralmente dal Dipartimento, una tempistica di attuazione e di esecuzione seria e concreta".
Un progetto (confermato o rinnovato poco importa), prosegue la nota, "in linea con le grandi aspettative e le lunghe attese dei Comuni direttamente interessati e dell’intera regione del Basso Vedeggio e Malcantone, finora incomprensibilmente disattese, nonostante crediti di progettazione concessi dal Gran Consiglio e una votazione popolare a livello cantonale che ne ha confermato la legittimità nel 2013".

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