Lugano

La Città inaugura il secondo Giardino degli odori

21 luglio 2016
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Mercoledì 27 luglio alle 18, a Villa Saroli, la Città inaugura il secondo giardino
tematico di Lugano al verde realizzato con l’etnobotanica Muriel
Hendrichs. Per valorizzare la concomitanza con la mostra Ficcanaso in città,
proposta dall’ideatorio dell’Usi, che per l’occasione, sarà aperta dalle 18 alle 20 a un prezzo ridotto del 50%. il giardino è stato dedicato alle piante odorose.
Per due anni, il parco di Villa Saroli si avvarrà della presenza di aiuole
inconsuete, coltivate con piante appartenenti alle tre sfere olfattive dei profumi,
degli aromi e dei cattivi odori. Si potranno così scoprire piante entrate nella storia del
profumo e ancora oggi usate per confezionare essenze come la rosa damascena,
la tuberosa, l’iris fiorentino e il mughetto. Si ritroveranno piante aromatiche ben
note, come il timo selvatico, il rosmarino, la salvia e il dragoncello; se ne
incontreranno di meno note come la santolina, la menta cioccolato e il cumino
dei prati. Si avrà modo di conoscere l’assenzio che dà l’aroma al famigerato
distillato tanto amato da poeti e artisti del secolo scorso. Tra le molte curiosità si
potranno scoprire l’abrotano, che sa di coca-cola e l’edera svedese che sa di
incenso. In primavera sbocceranno il gigaro chiaro e la dragontea, piante che,
per attirare gli impollinatori (le mosche), emanano un forte odore di carne in
decomposizione. Meno sofisticata ma altrettanto maleodorante è l’euforbia
catapuzia: pianta indigena usata dagli orticoltori per tenere a distanza talpe e
grillitalpa, che non ne sopportano l’odore. Le aiuole di Villa Saroli non mancano di rendere omaggio al Sentiero di Gandria.
Tra le 116 essenze coltivate, ci sono due piante molto rare in Svizzera che però
crescono lungo il sentiero: il dittamo e la ruta. Sin dalla piantumazione delle
aiuole, la ruta va letteralmente “a ruba”. Il che indica una buona conoscenza
botanica e di magia. Oggi la ruta è una pianta poco nota, ma un tempo era usata
frequentemente in cucina, per aromatizzare le grappe e per tenere lontani gli
spiriti malvagi. In natura, ruta e dittamo crescono su terreni aridi e assolati,
come appunto il Sentiero di Gandria. Come detto, il giardino degli odori è il secondo giardino tematico di Lugano al verde, dopo l’orto in Piazza Manzoni, realizzato l’anno scorso con il Centro professionale del verde di Mezzana. Il progetto è realizzato dall’Ufficio comunicazione e dal Verde pubblico della Città di Lugano.

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