Lugano

Lugano, focus della procura su due società 'cartiera'

(©Ti-Press / Gabriele Putzu)
16 marzo 2016
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Anche a Lugano c’erano due società “cartiera”, una di brokeraggio, l’altra di costruzione edile, esistenti solo sulla carta, per giustificare ingenti movimenti di denaro su conti correnti aperti in banche luganesi. Somme usate per acquistare appartamenti di lusso a Lugano, per un valore fra i 5 e i 6 milioni di euro. È quanto emerge dagli atti dell’udienza preliminare che, nei giorni scorsi, si è tenuta in Tribunale a Busto Arsizio a carico di 11 imputati, per i quali l’accusa a chiesto il rinvio a giudizio in quanto coinvolti nel primo troncone dell’operazione “Escape”.
Un’indagine che ha coinvolto 120 aziende italiane, dislocate sull’intero territorio italano che a cavallo degli anni 2014-2015 hanno benificiato di fatture false per 33 milioni di euro. Si è appreso che fra gli imputati della prima ora, ai quali a fine febbraio se ne sono aggiunti altri sei, alcuni di loro risultano collegati alle due società “cartiera” di Lugano, la cui ragione sociale resta celata dietro a un riserbo dovuto, in quanto per rogatoria sono in corso accertamenti da parte della magistratura ticinese, che si è chinata anche su alcuni aspetti del secondo filone dell’operazione “Escape”. A questo proposito in riva al Ceresio sono stati posti sotto sequestro preventivo 4 appartamenti di lusso a Lugano Paradiso, un ampio terreno edificabile tra Lugano e Bellinzona, un'autovettura di grossa cilindrata e le quote azionarie delle due società cartiera, per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro. Sotto la lente del Ministero pubblico anche i conti correnti aperti in banche di Lugano. L’inchiesta non esclude ulteriori sorprese.

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