Campione d'Italia

Casinò di Campione, passa il referendum. Evitati 170 licenziamenti. Giù gli stipendi alti

17 ottobre 2014
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Il referendum è passato per un pelo. Per due soli voti di scarto lunedì sera a Campione è passato l’accordo sulla riduzione dei costi aziendali del Casinò. In altre parole: per evitare licenziamenti, i dipendenti della casa da gioco hanno preferito ridursi gli stipendi. Non di tutti: solo di chi prende più di 4 mila franchi. È stata una notte lunga e difficile: l’esito del voto non era scontato. La spada di Damocle che pendeva sugli oltre 500 dipendenti della casa da gioco campionese era lasciare a casa circa un terzo di loro. Non è il primo anno che a Campione si compie una simile scelta: ai lavoratori del Casinò viene chiesto un sacrificio per la terza volta. «È una questione morale e sociale» commenta il sindaco di Campione Maria Paola Mangili in Piccaluga «L’amministrazione comunale si è battuta di nuovo per preservare i posti di lavoro al Casinò, un intervento poco compreso dagli stessi lavoratori, dato che a nessuno piace che gli si metta le mani in tasca. Abbiamo voluto tutelare le fascie basse dei salariati: il costo della vita campionese, va detto, è paragonabile a...

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