Locarnese

Film Festival Locarno: ‘Riutilizzeremo lo schermo di Vacchini’

La conferma arriva dal Consiglio d’amministrazione della rassegna, che apre la via a un concorso d’idee per una visione architettonica di lungo periodo

Una grande opera (anche quando è in versione Swissminiatur)
(Ti-Press)
9 dicembre 2025
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Il Locarno Film Festival riutilizzerà lo schermo di Vacchini nel 2026. La conferma della notizia, anticipata da laRegione, arriva dal Consiglio d'amministrazione (Cda) della rassegna, che in una nota stampa specifica: “La decisione fa seguito all’esperienza organizzativa maturata nel corso del 2025 e apre la strada a un concorso d’idee per una visione architettonica di lungo periodo della manifestazione”.

Il Cda, su proposta della direzione, ha quindi deciso per la prossima edizione di montare la storica struttura tubolare, disegnata per la Piazza Grande dal noto architetto ticinese Livio Vacchini. La medesima, tuttavia, lo scorso agosto era stata sostituita da un'impalcatura, montata in precedenza per i concerti di Moon&Stars come parte del fondale del palco. La mossa aveva portato al Festival vantaggi in termini di tempo e di denaro, ma, sull'altro fronte, aveva sollevato critiche e proteste, sfociate in una raccolta di firme (9'400 quelle consegnate lo scorso settembre all'autorità cittadina) a difesa dell'opera di Vacchini.

La nota del Cda del Pardo prosegue: “Conformemente agli impegni assunti, in particolar modo in occasione del dibattito pubblico tenutosi presso il Cinema GranRex di Locarno, il Festival ha valutato senza pregiudizio le opportunità concrete e i passi necessari per il riutilizzo della struttura temporanea. L’edizione 2025 ha infatti permesso di individuare soluzioni logistiche economicamente più sostenibili ed efficienti e di ottimizzare significativamente i processi di montaggio e smontaggio della struttura. In particolare, l’internalizzazione delle procedure e la digitalizzazione dei piani tecnici, rese possibili anche grazie a un sostegno esterno, hanno consentito una riduzione sostanziale dei costi rispetto al passato”.

Il passo successivo: “Nei prossimi mesi verrà lanciato un concorso d’idee volto a individuare un partner che, sulla base di un’attenta valutazione del contesto in evoluzione e delle esigenze future, accompagnerà il Festival per i prossimi cinque anni nella definizione di una soluzione globale e sostenibile per le proprie strutture temporanee”.

Infine lo stesso Cda riporta quanto sottolineato da Eloisa Vacchini, dello Studio di Architettura Vacchini: “In una manifestazione quale il Festival, le infrastrutture ne determinano il successo, in quanto sono parte integrante dell’esperienza collettiva: se oggi la pratica pone delle domande nuove, le risposte tecniche non sono mai ovvie, in quanto funzioneranno solo se garantiscono la sopravvivenza delle idee che hanno generato l’identità o la magia di un gesto”.

Il concorso si inserisce in una prospettiva di lungo periodo che terrà conto dei principali sviluppi urbanistici previsti sul territorio (tra cui il progetto "La Nouvelle Belle Époque", la riqualificazione della Rotonda, il comparto scolastico della Morettina e l'area del Fevi), affinché, come si legge nella conclusione del comunicato stampa, “il Festival possa continuare a evolvere con coerenza e responsabilità all'interno di un contesto cittadino in rapida trasformazione, sempre al servizio del pubblico, del territorio e di tutte e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della manifestazione”.

La 79esima edizione (che a questo punto vedrà di nuovo fra i protagonisti lo storico schermo di Vacchini) si terrà dal 5 al 15 agosto 2026.

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