La Natività è stata allestita nella chiesa di san Giorgio della frazione centovallina in occasione delle recenti festività e sarà esposta fino a Pentecoste
Un presepe pasquale per raccontare la storia di Gesù nel tempo intercorso tra la Domenica delle Palme e il Lunedi dell’Angelo. Ad allestirlo (sarà visibile fino a Pentecoste, il 24 maggio), nella picola chiesa dedicata a San Giorgio, a Golino, è stato Patrizio Zurini, campanaro e sacrestano. Anche se si tratta di una consuetudine molto meno nota di quella tradizionale del Presepe natalizio, la proposta merita sicuramente una visita. Nel tipico paesaggio palestinese, costruito con dovizia di dettagli, l'autore ha inserito, curandone la rifinitura, le diverse scene (ultima cena, arresto, flagellazione, crocifissione, risurrezione di Gesù) che siamo abituati a rivivere durante questa festività.
Le statuine (ricca la presenza di pastori, contadini, venditori di vettovaglie, suonatori, soldati) sono statiche ma un sistema di luci suggerisce il passaggio dal giorno alla notte e le più sottili ambientazioni, dall'alba al tramonto, nell'installazione. Una bellissima opera, nella quale arte, devozione e spiritualità si fondono, che ha richiesto ore e ore di lavoro e che merita di essere ammirata.
I due presepi, quello natalizio e quello pasquale, hanno la stessa origine. Furono creati allo copo di rendere visibili e comprensibili agli occhi della maggior parte delle persone, uomini del popolo e contadini, incapaci di leggere e di comprendere il significato delle Sacre Scritture, gli avvenimenti e le vicende legate alla vita e alla morte di Gesù.