Locarnese

Terre di Pedemonte, la palestra 'made in Ticino'

Un'interpellanza di Paolo Monotti chiede che per la realizzazione dell'opera si faccia capo a materiali indigeni e a km zero

1 ottobre 2020
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In attesa dell'accordo, ormai imminente, tra Patriziato Generale delle Terre di Pedemonte e Auressio (proprietario del fondo) e Comune delle Terre di Pedemonte (ente promotore della futura palestra multiuso), il consigliere comunale Paolo Monotti (gruppo LUI, Lega-UDC-Indipendenti) ha inoltrato al locale Municipio un'interpellanza. Considerate le note problematiche generate dalla pandemia, con pesantissime ripercussioni sull'economia locale, Monotti invita l'autorità a tener in giusta considerazione alcune importanti realtà imprenditoriali locali. “Ritengo che per una costruzione che verrà utilizzata prevalentemente da cittadini (e bambini) del nostro Comune, l’utilizzo di materiali locali, anche nel ricordo delle nostre tradizioni, debba essere considerata una priorità” - osserva il firmatario. “Penso in particolare ai pavimenti e alle scale, eseguiti in pietra naturale locale, ma anche agli arredi interni in legno con il nostro castagno ticinese. Fattori, questi, che per quanto riguarda invece la sede delle scuole di Tegna, sono stati bellamente dimenticati (con tra l’altro un effetto estetico finale quantomeno discutibile)”. Sempre a detta Monotti, “non è infine da sottovalutare inoltre la questione ecologica, con prodotti forniti a km zero”.

’L'esponente del gruppo LUI chiede perciò all'Esecutivo se ha tenuto conto di queste importanti particolarità/peculiarità della nostra regione nelle discussioni con i progettisti della futura palestra.

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