Locarnese

Cardada, un giugno e un luglio ‘ammazza lockdown’

Oltre le più rosee aspettative i risultati ottenuti nei primi due mesi estivi. Azienda sempre più solida. Un focus speciale andrà sui rampichini

30 settembre 2020
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Tre mesi di chiusura forzata non hanno frenato lo slancio della Cardada impianti turistici, che per giugno e luglio registra dati che vanno oltre le previsioni più ottimistiche. Il dato emerge dal rendiconto, presentato martedì sera all’assemblea societaria.

Il settore degli impianti di risalita è stato fra i più colpiti dall’emergenza sanitaria, poiché è stato fra i primi a dover chiudere e fra gli ultimi a riaprire, perdendo passaggi e introiti di Pasqua, Ascensione e Pentecoste. Per questo motivo, si legge nella relazione ai soci, sono stati rifatti i budget 2020, concentrandosi sulla previsione del numero di passeggeri e predisponendo due scenari: uno migliore e uno peggiore. Ebbene, il caso peggiore per il mese di giugno prevedeva 8'700 passaggi e quello migliore 12mila. La realtà dei fatti ha superato ogni aspettativa: i passaggi contabilizzati sono stati 12mila 170. Stesso discorso per luglio, dove la forchetta fra il caso peggiore, 11mila 500 passaggi, e quello migliore, 16mila 500, è stata superata da un effettivo di ben 23mila 16 ospiti. Sono numeri che “fanno ben sperare”, secondo la Cit. “È verosimile che i passaggi persi durante il lockdown non potranno essere recuperati e che l’esercizio si chiuderà con una perdita, che tuttavia dovrebbe poter essere contenuta e comunque perfettamente sopportabile grazie alle solide finanze societarie”.

A questo proposito va rilevato che il '19 ha chiuso con risultati in linea con quelli degli anni precedenti: 127mila 345 passeggeri paganti (contro i 126mila 932 dell’anno precedente). Il buon andamento è dovuto anche a facilitazioni tariffarie come l’abbonamento a metà prezzo e l’abbonamento generale Ffs e alle adesioni a Ticino Ticket e all’app myAscona-Locarno. Dal profilo economico, l’azienda è “sempre più solida”, visto che il debito Lim è stato completamente rimborsato e il risanamento della cassa pensione si è concluso. La liquidità è migliorata e l’attivo circolante cresciuto. L’anno scorso si è chiuso con un utile di 252mila 900 franchi (contro i quasi 290mila franchi del 2018). Ciò ha permesso di portare i mezzi propri a 2,8 milioni (erano 2,6 a fine 2018). Se a ciò va aggiunto l’accantonamento di 800mila franchi per il rinnovo degli impianti, ne emerge che i mezzi aziendali hanno superto i 3,6 milioni di franchi, quindi 3,6 volte il capitale proprio dopo il risanamento societario.

Locarnesi ancora troppo timidi

In prospettiva, il Cda rinnova (come da tradizione) l’appello ai delegati comunali a voler sensibilizzare le Cancellerie circa le facilitazioni di cui possono beneficiare i residenti nei Comuni azionisti (35% di sconto) per la risalita. Questo per sfruttare in maniera più massiccia un potenziale locale enorme (leggi anche scuole e dimoranti) ancora in gran parte inespresso. Allo stesso modo, in gran parte inespresso è un settore d’attività che piace sempre più, specie in Svizzera interna, e che la Cit intende cavalcare. Parliamo di quello mountain-bike, che “diventa sempre più importante e che ci porta risultati interessanti, tenendo presente il problema della sicurezza; infatti, la montagna è frequentatissima dagli escursionisti e si dovranno quindi rinforzare i percorsi che non vadano a mettere in pericolo le altre persone”.

Pronti a investire

Da uno studio commissionato nel Locarnese dall’Organizzazione turistica regionale risulta che Cardada-Cimetta è una destinazione particolarmente felice per le Mtb, non per niente tutto il Cda guarda con interesse al centro di competenza cantonale (per domande, risposte e coordinazione riguardanti la realizzazione dei trail Mtb a livello ticinese) ed è pronto ad una “importante partecipazione finanziaria”.

Dal profilo tecnico degli impianti, è stato inoltre ricordato, nel 2019 è stata sostituita la parte elettrica di comando e di potenza (motore incluso) della funivia. Il comando attuale è di ultima generazione, in assoluto tra i più moderni della Svizzera.

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