Oltre le più rosee aspettative i risultati ottenuti nei primi due mesi estivi. Azienda sempre più solida. Un focus speciale andrà sui rampichini
Tre mesi di chiusura forzata non hanno frenato lo slancio della Cardada impianti turistici, che per giugno e luglio registra dati che vanno oltre le previsioni più ottimistiche. Il dato emerge dal rendiconto, presentato martedì sera all’assemblea societaria.
Il settore degli impianti di risalita è stato fra i più colpiti dall’emergenza sanitaria, poiché è stato fra i primi a dover chiudere e fra gli ultimi a riaprire, perdendo passaggi e introiti di Pasqua, Ascensione e Pentecoste. Per questo motivo, si legge nella relazione ai soci, sono stati rifatti i budget 2020, concentrandosi sulla previsione del numero di passeggeri e predisponendo due scenari: uno migliore e uno peggiore. Ebbene, il caso peggiore per il mese di giugno prevedeva 8'700 passaggi e quello migliore 12mila. La realtà dei fatti ha superato ogni aspettativa: i passaggi contabilizzati sono stati 12mila 170. Stesso discorso per luglio, dove la forchetta fra il caso peggiore, 11mila 500 passaggi, e quello migliore, 16mila 500, è stata superata da un effettivo di ben 23mila 16 ospiti. Sono numeri che “fanno ben sperare”, secondo la Cit. “È verosimile che i passaggi persi durante il lockdown non potranno essere recuperati e che l’esercizio si chiuderà con una perdita, che tuttavia dovrebbe poter essere contenuta e comunque perfettamente sopportabile grazie alle solide finanze societarie”.
A questo proposito va rilevato che il '19 ha chiuso con risultati in linea con quelli degli anni precedenti: 127mila 345 passeggeri paganti (contro i 126mila 932 dell’anno precedente). Il buon andamento è dovuto anche a facilitazioni tariffarie come l’abbonamento a metà prezzo e l’abbonamento generale Ffs e alle adesioni a Ticino Ticket e all’app myAscona-Locarno. Dal profilo economico, l’azienda è “sempre più solida”, visto che il debito Lim è stato completamente rimborsato e il risanamento della cassa pensione si è concluso. La liquidità è migliorata e l’attivo circolante cresciuto. L’anno scorso si è chiuso con un utile di 252mila 900 franchi (contro i quasi 290mila franchi del 2018). Ciò ha permesso di portare i mezzi propri a 2,8 milioni (erano 2,6 a fine 2018). Se a ciò va aggiunto l’accantonamento di 800mila franchi per il rinnovo degli impianti, ne emerge che i mezzi aziendali hanno superto i 3,6 milioni di franchi, quindi 3,6 volte il capitale proprio dopo il risanamento societario.
In prospettiva, il Cda rinnova (come da tradizione) l’appello ai delegati comunali a voler sensibilizzare le Cancellerie circa le facilitazioni di cui possono beneficiare i residenti nei Comuni azionisti (35% di sconto) per la risalita. Questo per sfruttare in maniera più massiccia un potenziale locale enorme (leggi anche scuole e dimoranti) ancora in gran parte inespresso. Allo stesso modo, in gran parte inespresso è un settore d’attività che piace sempre più, specie in Svizzera interna, e che la Cit intende cavalcare. Parliamo di quello mountain-bike, che “diventa sempre più importante e che ci porta risultati interessanti, tenendo presente il problema della sicurezza; infatti, la montagna è frequentatissima dagli escursionisti e si dovranno quindi rinforzare i percorsi che non vadano a mettere in pericolo le altre persone”.
Da uno studio commissionato nel Locarnese dall’Organizzazione turistica regionale risulta che Cardada-Cimetta è una destinazione particolarmente felice per le Mtb, non per niente tutto il Cda guarda con interesse al centro di competenza cantonale (per domande, risposte e coordinazione riguardanti la realizzazione dei trail Mtb a livello ticinese) ed è pronto ad una “importante partecipazione finanziaria”.
Dal profilo tecnico degli impianti, è stato inoltre ricordato, nel 2019 è stata sostituita la parte elettrica di comando e di potenza (motore incluso) della funivia. Il comando attuale è di ultima generazione, in assoluto tra i più moderni della Svizzera.