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Scuola-lavoro, un sondaggio per capire e aiutare

Un questionario alle famiglie di Terre di Pedemonte, Onsernone e Centovalli per riorientare i servizi e le risorse finanziarie

Coinvolte nel sondaggio le famiglie degli scolari delle Terre di Pedemonte (veduta), del Comune di Centovalli e del Comune di Onsernone (foto archivio Ti-Press)
10 luglio 2020
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Un aiuto, concreto, a mamme e papà che lavorano entrambi e che hanno figli in età scolastica, dai 0 ai 15 anni. A tendere la mano sono i municipi dei Comuni di Terre di Pedemonte, Onsernone e Centovalli che, di comune intesa, hanno recapitato in questi giorni alle famiglie toccate dall'iniziativa un questionario. Una serie di domande alle quali i genitori sono invitati a rispondere e che permetteranno, una volta rientrati i formulari, di valutare come orientare l'offerta dei servizi e l'utilizzo delle risorse finanziarie da parte dei tre enti. Ma, soprattutto, di capire se vi sia - o meno - la necessità di introdurre dei servizi supplementari agli attuali. Va da sé che più risposte rientreranno, più sarà facile, per l'autorità, capire quelle che sono le reali richieste delle famiglie.

Situazioni di stress e fatica da conciliare

Non di rado, infatti, quando entrambi i genitori lavorano, prendersi cura dei propri figli durante l'anno scolastico risulta difficile.  I genitori sono infatti costretti, oltre che a gestire il proprio impegno professionale, a trovare delle soluzioni organizzative funzionali. Emergono allora situazioni di stress, fatica, preoccupazione di non riuscire a gestire al meglio i propri doveri proprio a causa della mancata presenza continua.

Arrangiarsi da soli non è evidente, soprattutto se non si ha la possibilità di affidarli a parenti o vicini (ad esempio per il pranzo, o al termine delle lezioni). Per rispondere ai problemi dei propri cittadini, ecco dunque che le autorità si sono mobilitate, come conferma Ottavio Guerra, sindaco di Centovalli: «Il nostro obiettivo primario è di andare incontro il più possibile alle esigenze delle famiglie residenti e, si spera, a quelle che sceglieranno di stabilirsi da noi in futuro. Riteniamo che questa possa essere un'ulteriore verifica in funzione dell'eventuale realizzazione di un istituto scolastico unificato». Gli fa eco Dario Trapletti, municipale e capo dicastero educazione di Terre di Pedemonte: «La necessità di tastare il polso alle famiglie è emersa all'interno del gruppo di lavoro creato allo scopo di migliorare le sinergie tra le nostre realtà e arrivare, forse un giorno non tanto lontano, all'istituto scolastico unico. Questo sondaggio, ad ampio raggio ed esaustivo, ci consentirà inoltre di vedere come sono cambiate, negli anni, le esigenze dei genitori che lavorano. Siamo certi che emergeranno delle problematiche  comuni alle tre realtà, ma sicuramente anche delle differenze (penso in particolare difficoltà legate alla logistica, vista la particolarità dei nostri rispettivi territori). A noi autorità spetta il compito di assicurare il dovuto sostegno. Una buona organizzazione e servizi funzionali dimezzano la fatica per mamme e papà che lavorano». 

Salvare la scuola in valle

Infine per il sindaco di Onsernone, Cristiano Terribilini, «la scuola è di fondamentale importanza e vogliamo salvaguardare la sua presenza in Valle Onsernone. Per far questo occorre, se necessario, trovare anche soluzioni innovative che possano coniugare la qualità e l’attrattività dell’offerta scolastica con la fattibilità finanziaria e amministrativa. Il sondaggio vuole verificare quali sono le esigenze delle famiglie in questo ambito e servire quindi da punto di partenza per una discussione con i comuni di Centovalli e Terre di Pedemonte che sia libera da preconcetti, ma basata sulle reali esigenze della popolazione».

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