Locarnese

Lavizzara, due crediti per gli alpi di Menzonio, Bolla e Froda

Entrambe le richieste sono di 50mila franchi a favore dei Patriziati di Menzonio e Peccia, verranno sottoposte al legislativo il prossimo 13 luglio

Veduta di Menzonio (foto archivio Ti-Press)
6 luglio 2020
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Nella prossima seduta del Consiglio comunale del Comune di Lavizzara, in calendario lunedì 13 luglio, verranno sottoposti al legislativo due messaggi con richieste di credito, entrambe di 50mila franchi ciascuna a favore rispettivamente del Patriziato di Menzonio e di quello di Peccia.

Il primo riguarda il credito quale partecipazione ai costi a favore del Patriziato di Menzonio per la sistemazione del sentiero Cortign-Menzonio-Schinghiöra: "L'inizio dei lavori è ora ritenuto urgente", si legge nel messaggio.

Sistemazione per cui il Patriziato aveva presentato richiesta di contributo ad aprile, in collaborazione con l'Associazione Pro Brontallo. Domanda accolta, poiché una buona metà del tracciato che collega il fondovalle con la strada degli alpi di Menzonio si trova su suolo comunale.

Si tratta di un sentiero con importante valenza per la mobilità lenta e per il turismo sostenibile in valle, tuttavia la crescita continua della vegetazione non permette più il transito, inoltre a causa dell'erosione si è constatato il cedimento di alcuni scalini in sasso e in particolare dei muri a secco. A versare in condizioni precarie è soprattutto la prima parte del tracciato, tanto che si è dovuto provvedere alla messa in sicurezza per scongiurare la caduta di sassi sulla cantonale.

Risanamento del caseificio dove si produce il formaggio Dop Vallemaggia

Il secondo credito di 50mila franchi, a favore del Patriziato di Peccia, è per il risanamento del caseificio e migliorie alpestri all'Alpe Bolla e Froda, fra 1'500 e 2'500 metri sul livello del mare. Anche in questo caso l'ente patriziale aveva fatto richiesta lo scorso gennaio al Municipio che ora la sottopone al legislativo. L'alpe è importante per l'economia alpestre e per la produzione del formaggio Dop Vallemaggia, in estate vi pascolano circa 280 fra bovini, caprini e suini.

Il progetto prevede il rinnovamento delle attrezzature in quota e l'ammodernamento del caseificio, così come la sistemazione di acquedotto e accessi ai pascoli. L'alpe, una volta risanato, avrà anche valore culturale e paesaggistico. 

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