Locarnese

Ascona, 'poco rispetto del prato magro dell'ex aeroporto'

Il consigliere Valerio Sala critica la mancanza di controlli su questa superficie ecologica, di importanza federale, da parte delle autorità

2 luglio 2020
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E' un Valerio Sala decisamente arrabbiato quello dell'interpellanza al Municipio di Ascona riguardante il Prato magro d'importanza federale dell'ex-aerodromo di Ascona. A detta del consigliere comunale sulla lista Gruppo Rosso Verde e Forum Alternativo alle prossime elezioni, la protezione di quest'area verde lascia alquanto a desiderare. Sala, ricordando lo scarso risultato ottenuto dalla sua precedente interpellanza sul tema (datata marzo 2020), rileva come, negli ultimi mesi, il numero di proprietari di cani che "visitano", giornalmente, il prato magro sia considerevolmente aumentato. Ma non sono solo i fedeli amici a 4 zampe a danneggiare la superficie protetta (scavando buche, liberandosi dei loro bisogni che poi mai vengono raccolti), bensì anche coloro che lo utilizzano come area di svago per giocare al pallone, pista per le biciclette, o altro ancora. In pratica quanto previsto dall'Ordinanza municipale sulla custodia dei cani e da quella federale sui prati e pascoli secchi vengono, sistematicamente, disattese.

Questo perché, secondo l'interpellante, manca innanzitutto la volontà politica di intervenire. Al contrario di quanto avviene, sempre secondo Sala, per il Parco dei Poeti (definita natura "artificiale"), dove i controlli sono svolti regolarmente (con tanto di multe appioppate  ai contravventori) e dove l'apposita cartellonistica è stata collocata. Due pesi, due misure, si chiede quindi Valerio Sala, che invita l'autorità municipale a evitare disparità di trattamento tra le due zone in questione. E, soprattutto, a procedere con controlli anche sul prato dell'ex aviosuperficie, da munire di cartelli esplicativi.

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