Locarnese

Ascona, bagno pubblico affollato: 'Non poteva aprire'

Il sindaco Pissoglio: 'È prevista in giornata la chiusura degli spazi. Nelle zone di svago sul lago valgono le disposizioni di distanza fisica'

Il lido comunale di Ascona in una foto di alcuni anni fa (foto Ti-Press)
22 maggio 2020
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«Lidi e bagni pubblici restano chiusi. Lo dice l'ordinanza Covid-19 e lo ha confermato ancora lo Stato maggiore cantonale di condotta», spiega contattato da 'laRegione' il sindaco di Ascona Luca Pissoglio. «Non ne sapevamo nulla», commenta ancora il primo cittadino, che a sua volta tiene a sottolineare il divieto di apertura, aggiungendo che oggi polizia comunale e cantonale provvederanno alla chiusura delle superfici.

La conferma arriva dopo che ieri il bagno pubblico - gestito da Pro Ascona - è stato preso d'assalto da numerose persone che hanno messo il costume e steso asciugamani per trovare refrigerio e tregua dal solleone, trascorrendo qualche ora all'aria aperta e, perché no, tuffandosi in acqua. Un'apertura decisa forse per incomprensione e, soprattutto, all'insaputa del Municipio che deve «ottemperare alla linea Covid-19».

E come regolamentare la balneazione lungo le aree di svago pubbliche e passeggiate a bordo lago? A questo proposito il sindaco risponde chiaramente che «come lungo i fiumi, non possiamo impedire alle persone di fare il bagno». Tuttavia, in questi luoghi qualora fosse necessario intervenire si farà capo alle direttive su distanza minima e assembramenti con più di cinque persone per sanzionare coloro che non rispettano le regole.

Il capodicastero Sicurezza Tiziano Broggini - interpellato da 'laRegione' - ha confermato quanto dichiarato dal sindaco.

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