Locarnese

Esercenti gambarognesi condannati, il Tf conferma

Respinti i ricorsi della coppia, che in appello era stata giudicata colpevole di truffa alle assicurazioni

La sede del Tribunale federale a Losanna (Ti-Press)
3 aprile 2020
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Niente da fare per la coppia di ristoratori del Gambarogno, condannati nel luglio del 2018 dalla Corte d'appello e revisione penale (Carp) per ripetuta truffa consumata e, in parte, tentata, nonché d'incendio intenzionale. Per la Carp i due, agendo in correità, in diverse occasioni avevano notificato alle assicurazioni come danni naturali, o causati da artigiani, allagamenti nei loro ristoranti. Ma, stando alla Carp, gli stessi allagamenti erano stati provocati dolosamente da loro stessi. La coppia era così riuscita a farsi versare indebitamente risarcimenti dalle assicurazioni. Un fatto simile era avvenuto con un incendio nella cucina di uno dei locali pubblici. In appello gli esercenti erano invece stati prosciolti dalle accuse di falsità in documenti e di riciclaggio di denaro, nonché di truffa per le prospettate sopravvalutazioni dei danni per un allagamento. La Corte li aveva condannati a 24 mesi di carcere (sospesi) e all'indennizzo alle assicurazioni per oltre 2,2 milioni di franchi.

I coniugi - con istanze separate - nel settembre del 2018 hanno impugnato la sentenza di fronte al Tf, chiedendo il proscioglimento e un cospicuo risarcimento.

Diversi gli argomenti sollevati dai ricorrenti, che però per il Tf si sono limitati sostanzialmente a esporre la propria versione dei fatti. Il marito, ad esempio, ha contestato la perizia idrologica eseguita sul riale nei pressi della loro proprietà; un corso d'acqua che in caso di piene tracimava nel ristorante. Ma per la Corte d'appello i due ristoratori avrebbero dovuto, oltre a mantenere pulita la vasca di contenimento, adottare maggiori misure per prevenire allagamenti. Così non è stato, secondo gli accertamenti.
Anche per un altro allagamento, questa volta causato da tubature non posate a regola d'arte, l'uomo ha fornito una sua versione dei fatti che non ha convinto il Tf. I giudici di Losanna hanno pure ritenuto valide le considerazioni della Corte di appello sulla situazione finanziaria della coppia: "Ogni volta che il saldo complessivo degli averi degli imputati si avvicinava allo zero accadeva un sinistro che lo riportava consistentemente in attivo. Il ricorrente sostiene che la loro situazione finanziaria sarebbe stata florida, ma tale asserzione si basa sui risarcimenti ottenuti indebitamente dalle assicurazioni". Una manovra, stando ai giudici, che si è verificata anche nel 2011, quando una pentola prese fuoco nella cucina del ristorante, causando un incendio, con relativa richiesta di risarcimento. Anche in questo caso, il Tf conferma il dolo "analogamente ai precedenti allagamenti, parimenti messi in atto in concomitanza temporale con il peggioramento della situazione finanziaria degli imputati". Anche le censure presentate nel suo ricorso al Tf dalla donna - che secondo i giudici di Losanna ha "notificato come danni naturali dei sinistri in realtà provocati dolosamente" - sono state respinte.

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