Locarnese

Bosco Gurin, un cavo adrenalinico per portare turismo

Luce verde alla costruzione della fune tirolose; 1400 metri di emozionante planata tra il Sonnenberg e il ristorante Rossboda,

(Centri Montani)
25 marzo 2020
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Due interminabili minuti di discesa adrenalinica, appesi con un'imbracatura a un'altezza che oscilla tra i 5 e i 25 metri dal suolo, proiettati a una velocità che sfiora gli 80km/h lungo una fune d'acciaio che misura circa 1400 metri e che consente - a chi ha coraggio da vendere e vuole mettersi alla prova con emozioni forti - di scendere con il vento nei capelli e il cuore che batte forte 400 metri di dislivello; vale a dire la differenza di altitudine che separa la stazione di arrivo in quota della seggiovia del Sonnenberg dal sottostante ristorante Rossboda, posto a 2000 metri di altitudine, a Bosco Gurin.

Sarà questa una delle novità di quella che la stazione un tempo prettamente invernale della Vallemaggia, oggi in fase di destagionalizzazione, metterà a disposizione, sull'intero arco dell'anno, ai suoi visitatori. Costretta dall'emergenza Coronavirus a chiudere anzitempo i battenti (oggi ancora, oltre 2 metri di coltre bianca sono presenti in quota, dove il sole bacia le piste ormai vuote) la località turistica walser invia un segnale positivo e rilancia. Il proprietario degli impianti, Giovanni Frapolli, ha appena ottenuto, dal Cantone, la licenza edilizia per la "Zip-line Sonnenberg". Non vi sono state opposizioni, a dimostrazione del fatto che la nuova politica regionale è stata assimilata, motivo per cui il cantiere può partire.

Un tracciato parallelo alla seggiovia e una ricca paletta di offerte

Per questo volo mozzafiato sospesi in tutta sicurezza è stato disegnato un tracciato che corre parallelo alla seconda seggiovia. Dalla stazione di partenza a quella di arrivo, che sorgerà a ridosso del ristorante panoramico, si giunge attraverso un percorso funambolico di due campate che sollevano il cavo. Una volta giunti al capolinea, si potrà poi scegliere liberamente se proseguire la discesa verso il paese in seggiovia, in monster roller o a piedi, lungo il sentiero; oppure se fermarsi per uno spuntino sulla terrazza con prodotti a km zero dell'Alpe Grossalp; o, ancora, se divertirsi, il resto della giornata, con la slittovia, altra offerta allettante per le famiglie

Un vero e proprio parco dei divertimenti, quello all'aria fine della Rovana, super attrezzato e che dovrebbe essere ultimato in tutte le sue componenti, se la meteo bacerà il cantiere, in autunno.«Questo progetto consente di accrescere l'offerta di svago di Bosco Gurin tutto l'anno, creando posti di lavoro con contratti a tempo indeterminato (operazione che poteva già essere realtà da anni ma fermata dal mancato benestare degli enti locali di allora) - commenta Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti - ed è reso possibile dalla presenza, in loco, proprio dei mezzi di risalita. Impianti che, per sopravvivere, devono adattarsi ai cambiamenti climatici. Un discorso, questo, che rientra nella politica cantonale di aiuto alle zone periferiche e, indirettamente, nel piano strategico di rilancio che è contenuto nel Masterplan valmaggese».

Emozioni forti in tutta sicurezza

La zip-line (italianizzato in tirola) per il "volo dell'angelo2 senza rischi richiederà un investimento finanziario di circa 1,5 milioni di franchi. Ogni giorno permetterà a un numero oscillante tra 60 e 120 persone (si può optare per la discesa da soli o in coppia, seduti o allungati alla Superman, per intenderci) di lanciarsi (su riservazione online) e gustarsi lo splendido panorama alpino in una maniera avventurosa.

L’attrezzatura necessaria come imbrachi, caschi e carrucole viene fornita dal personale qualificato che seguirà gli intrepidi passo passo in questa esperienza unica. Un modo alternativo di valorizzare il territorio, senza andare a deturparlo (non è infatti necessario il taglio di alberi). Un'ottima sintesi tra imprenditorialità e agricoltura. In attesa che poi i grossi cantieri (potenziamento Hotel Walser con annessa struttura SPA e metrò alpino con la Formazza) in fase conclusiva dal punto di vista pianificatorio e progettuale.«Un posto così bello paesaggisticamente dev'essere in grado di offrire svago, attrattiva, divertimento e benessere tutto l'anno - conclude Frapolli - Per questo è importante incentivare, tutti assieme, enti pubblici e privati, la diffusione di queste nuove forme di turismo montano sostenibile su tutto il territorio definito nel Pr».

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